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Raymond Bard nato nel 1972 Autore del Benessere Olistico e autore di diversi Gruppi e Progetti

Raymond Bard wellness coach dal 1998

Raymond Bard : Un'anima poliedrica al servizio del benessere Nato il 12 gennaio 1972 a Catania e residente a Bergamo , è un uomo dal profilo multiforme, dedito al fitness, al benessere e alla crescita interiore. La sua passione per questo ambito affonda le radici nel 1995, anno in cui inizia ad esplorare, sperimentare e applicare diverse discipline. Esperienza e competenze: Personal trainer olistico: Offre un approccio completo al benessere, integrando fitness, alimentazione, energie sottili e discipline orientali. Operatore olistico: Pratica diverse discipline occidentali e orientali, tra cui bioenergie, vibrazioni, frequenze, fotoni e fisica quantistica. Motivatore e ristrutturatore di stile di vita: Aiuta le persone a trasformare la propria vita in meglio, insegnando loro a gestire eventi a catena, dualità, causa-effetto, legge del Karma, mentalità e realtà, livelli di coscienza. Esperto di energie: Educa e gestisce le energie visibili e invisibili, insegnando tecniche di rilassamento, antistress, pensiero positivo, legge dell'attrazione, meditazione e respirazione. Guida per la crescita interiore: Propone metodi innovativi per una crescita interiore rapida e proficua, basati sulla conoscenza delle energie vibrazionali. Consulente e ideatore di progetti: Offre consulenza e supporto per la creazione di progetti sociali, educativi, ricreativi e culturali. Insegnante di positività e legge di attrazione: Trasmette principi di positività, legge dell'attrazione, legge di risonanza, tecniche esoteriche, creazione di preghiere, mantra e frasi magiche. Esperto di discipline olistiche: Pratica e insegna ginnastica posturale, riequilibrio energetico dei chakra, mental training, visualizzazione, psicologia dello sport e del rendimento lavorativo. Ricercatore scientifico autonomo: Conduce studi e sperimenti su magnetismo, cristalloterapia, vibrazioni e frequenze benefiche, fisica quantistica, esoterismo, vitalismo, Karma, politeismo, campane tibetane, sciamanesimo, tantra, yoga, magia d'amore e altro ancora. Allenatore personalizzato: Offre un servizio di personal training di alto livello a vip, manager, personaggi famosi e non, con un approccio olistico che si concentra sul benessere a 360 gradi. Creatore di contenuti: Crea, gestisce e anima gruppi, community, pagine e post sui social network a scopo sociale, formativo e umanitario. RiNato è un professionista appassionato e versatile, sempre pronto ad aiutare le persone a raggiungere il loro massimo potenziale. Il suo approccio olistico al benessere lo rende un punto di riferimento per chi desidera migliorare la propria vita a livello fisico, mentale e spirituale. Se sei alla ricerca di una guida esperta e motivata per il tuo percorso di crescita personale, Raymond Bard è la persona giusta per te. Dal 2024 Disponibile solo per gli iscritti a questo sito internet e tramite tessera associativa con Namaste International Community aps
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14 marzo 2013

Sebastiano Sessa Personal Trainer del benessere - Regione Sicilia

Sebastiano  Sessa Personal Trainer del benessere - Regione Sicilia
Incaricato alle Vendite Amway #5041948

   "L'UOMO PUO' RAGGIUNGERE UNO STATO DI SALUTE OTTIMALE...
                                      
....SOLO QUANDO TUTTI GLI AMBITI DELLA SUA VITA SONO.....
                                     ..... IN PERFETTO EQUILIBRIO- CORPO E SPIRITO!"

                  "TRAINING PERSONALIZZATO"

                                                                                                                          PERSONAL TRAINER
                                                                                                                           SEBASTIANO SESSA




                                          IN COLLABORAZIONE CON RAYMOND BARD  PERSONAL TRAINER LOMBARDIA  E RICERCATORE SCIENTIFICO ITALIANO AUTONOMO SENZA PADRONI.
SU DI ME:

MI INTERESSO APPROFONDITAMENTE DELLA NUTRIZIONE, DOVE HO PARTECIPATO E PARTECIPO TUTT'ORA A VARI CORSI,MASTER, SEMINARI CHE MI HANNO PERMESSO DI ARRICCHIRE IL MIO BAGAGLIO DI CONOSCENZE PROFESSIONALI SUL SETTORE.
SONO UN PERSONAL TRAINER,ISTRUTTORE DI GINNASTICA CON TITOLO RICONOSCIUTO DALL'ENTE SPORTIVO NAZIONALE CONI E ISCRITTO ALL'ALBO NAZIONALE TECNICI.
OFFRO UNA VASTA GAMMA DI INTEGRATORI ALIMENTARI DOVE POSSO CONSIGLIARTI PER SENTIRTI IN FORMA E STARE BENE.
CONTATTAMI.

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Telefono:+39 340 6786249











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26 febbraio 2013

"Il morbo di Gehrig li colpisce fino a 12 volte di più gli sportivi : con un terribile sospetto" - "Nel mirino l'uso elevatissimo degli aminoacidi ramificati: influiscono sull'attività del cervello"

"Il morbo di Gehrig li colpisce fino a 12 volte di più gli sportivi : con un terribile
sospetto"
"Lo studio di due ricercatori italiani su ben 24 mila atleti tra il 1960 e
il '96 rivela sconvolgenti ipotesi sul male"
"Nel mirino l'uso elevatissimo degli aminoacidi ramificati: influiscono
sull'attività del cervello"
"Che cos'è la SLA: la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia
degenerativa che interessa il primo e seconmdo motoneurone, porta a una
paralisi progressiva dei quattro arti e dei muscoli deputati alla
deglutizione e alla parola"


Nell'articolo si spega che lo studio in cui viene formulata tali ipotesi
(sottolineo che si tratta solo di un'*ipotesi*, e sottolineo anche che si
parla di dosi *massicce* di integratori, non di qualsivoglia apporto di
aminoacidi ramificati) è stato condotto da Stefano Belli e Nicola Vanacore,
dell'Istituto Superiore di Sanità, e pubblicato sull' "European Journal of
Epidemiology".

" 'Ne abbiamo bisogno', dicono i calciatori quando qualcuno, nel peggiori
dei casi un magistrato, prova a chiedergli perché consumino dosi massicce
di integratori alimentari. "
[...]
"Secondo Belli e Vanacore, l'eccessiva assunzione di integratori contenenti
aminoacidi ramificati, oltre a un uso cronico di in antinfiammatori,
giocherebbe un ruolo nella patogenesi della Sla. La chiave sarebbe tutta
nel meccanismo di smaltimento degli aminoacidi ramificati e della creatina,
ovvero negli enzimi che lo presiedono che presentano un'elevatissima
attività nel cervello, seconda soltanto a quella registrata nei muscoli. A
sostegno dell'ipotesi, per la quale i ricercatori sperano sia avviato al
più presto un progetto sperimentale su modelli animali, Belli e Vanacore
citano anche una significativa evidenza clinica. Gli aminoacidi ramificati
e il GH sintetico sono stati usati negli anni scorsi in sperimentazioni
cliniche su pazienti affetti da Sla, nel tentativo di rallentare
l'evoluzione della malattia: ma in Italia un simile esperimento su larga
scala, dovette essere interrotto proprio per l'eccesso di mortalità tra i
pazienti di Sla trattati con aminoacidi ramificati."
"Certo, siamo ancora nel regno delle ipotesi. Di sicuro, e i due
ricercatori italiani sono i primi a confermarlo, l'anomalo tasso di
mortalità per morbo di Gehrig nei calciatori italiani è dovuta a una serie
di fattori, che includono la predisposizione genetica, i microtraumi,
l'abuso di farmaci antinfiammatori e chissà cos'altro ancora. Ma in questo
micidiale cocktail che ha già ucciso Signorini e tanti altri giovani ex
calciatori, gli integratori alimentari potrebbero avere un ruolo
importante."


 Siamo sicuri che siano i BCAA a causare il morbo di Gehrig e non ben altre
sostanze più o meno legali di cui abusano gli sportivi professionisti?


Vi raccomando studiate studiate e studuiate....   Non fermatevi alle soli fonti convenzionali ..... parecchie volte contaminate da ricerche pagate dalle grosse multinazionali....  
Fate assidua  ricerca ..... in tutti i campi.... e risolverete i problemi e i dubbi.... 

30 gennaio 2013

Le Proprietà benefiche del magnesio e i cibi che lo contengono


Sono molte le proprietà benefiche del magnesio. Basti pensare che esso è implicato in più di 300 reazioni biochimiche che coinvolgono il nostro organismo. Il magnesio contribuisce alla funzionalità nervosa e muscolare, rafforza il sistema immunitario e il tessuto osseo, regola il battito cardiaco, la pressione del sangue e i livelli di glucosio. Inoltre è coinvolto nel metabolismo e svolge un ruolo non secondario nella sintesi delle proteine. Proprio per questo, quando se ne ha carenza, è necessario ricorrere a degli integratori, come il cloruro di magnesio.

Regolazione della digestione

L’assunzione di magnesio svolge un ruolo di primo piano nella regolazione della digestione e interviene sia nei casi di diarrea che di stipsi. Il magnesio riesce ad agire sulla muscolatura della parete intestinale, regolando il PH e alleviando le infiammazioni.
Per queste sue proprietà esso è utile in caso di colite e di spasmi digestivi. Inoltre possiede un lieve effetto lassativo.

Effetti sul sistema nervoso

Il magnesio è in grado di agire anche sul sistema nervoso, aiutando nei casi di stanchezza mentale e fisica. Interviene in tutti i processi enzimatici che riguardano la produzione di energia e per questo riesce ad essere benefico nei casi di affaticamento.
Riesce a calmare lo stress e tutti i sintomi fisici collegati ad esso, come i dolori allo stomaco, il colon irritabile, la tensione muscolare, il mal di testa e l’aumento del battito cardiaco.
Inoltre riesce ad agire contro il nervosismo e l’ansia. Ecco perché il magnesio è indicato nel trattamento della depressione, nell’ipocondria e negli attacchi di panico.

Utile nei dolori mestruali

Il magnesio risulta utile in caso di dolori mestruali. In particolare interviene nella sindrome premestruale, riducendo l’irritabilità e gli sbalzi d’umore. Agisce sui meccanismi biochimici che regolano le vampate di calore in menopausa, risolvendo anche stati di ansia e depressione legati a questa fase della vita femminile.

Rafforzamento delle ossa e funzionalità del sistema muscolare

Il magnesio aiuta le ossa a rafforzarsi, fissando calcio e fosforo e intervenendo nelle cellule specializzate nella costruzione del tessuto osseo. Previene l’artrite e l’osteoporosi.
Inoltre aiuta a prevenire l’insorgenza di crampi muscolari e di contratture neuromuscolari. Mantiene funzionale tutto il sistema muscolare.

Effetti sulla pelle

Il magnesio riesce a purificare la pelle. Proprio per questa sua caratteristica, viene usato nei trattamenti dell’acne. E’ un antibatterico e un antinfiammatorio naturale, per questo riesce ad agire contro i brufoli, visto che questi ultimi sono causati da infiammazioni cutanee provocate dai batteri.

Regolazione del metabolismo

Il magnesio interviene nella regolazione del metabolismo. Viene utilizzato nel trattamento dell’obesità e come aiuto per dimagrire. Diminuisce i livelli di trigliceridi nel sangue e mantiene elevati quelli del colesterolo buono. Regola il glucosio.
Svolgendo un’azione calmante sul sistema nervoso, evita l’eccessivo consumo di cibo dovuto allo stress.

Aiuta contro il rischio cardiovascolare

Un gruppo di ricercatori giapponesi dell’Università di Osaka, in Giappone ha condotto uno studio, pubblicato su Atherosclerosis, sull’importanza del magnesio per la salute dell’uomo. La ricerca, durata ben 15 anni, ha coinvolto 58 mila adulti con un’età compresa tra i 40 ed i 79 anni. I ricercatori hanno sottolineato la differenza di efficacia, di questo nutriente, nelle donne e negli uomini, ed anche in base all’età.
Inizialmente si sono messi a confronto gruppi di donne che assumevano alte o basse concentrazioni di magnesio. Le volontarie che al giorno consumavano circa 274 mg di magnesio al giorno, rispetto a quelle che ne assumevano circa 174 mg, presentavano un rischio cardiovascolare più basso del 36%.
Questo per quanto riguarda le donne; per gli uomini, invece, un alto consumo di magnesio è risultato inversamente associato ad un rischio di emorragia cerebrale. Quello che gli studiosi intendono sottolineare è il potere protettivo che il magnesio ha nei confronti di alcune patologie, molto diffuse e responsabili di molti casi di complicazioni e di decessi. Tra le sue proprietà quella di ridurre l’infiammazione, che sta alla base dell’arteriosclerosi, controllare la pressione arteriosa, ridurre le aritmie cardiache.
Insomma, il sistema cardiovascolare grazie all’azione di alcuni nutrienti, compreso il magnesio, che possiamo introdurre con la dieta, può essere protetto da molti disturbi.

Alimenti che lo contengono

Molto utile per il nostro organismo è soprattutto il magnesio supremo, che si presenta sotto forma di carbonato di magnesio: si tratta di un composto che ha un alto grado di assimilabilità da parte dell’organismo.
Gli alimenti che contengono il magnesio sono soprattutto i cereali integrali, la crusca, i legumi, come la soia e i fagioli, la frutta secca, come le mandorle, le noci, le nocciole, le arachidi e i pistacchi, il cioccolato amaro, i frutti di mare e alcune verdure.
Fra queste ultime ci sono quelle a foglia larga, i cavolfiori, i broccoli, le melanzane, le rape, le patate e i pomodori.
Fra la frutta, sono da privilegiare le arance, le fragole, le ciliegie, i lamponi, le more, l’uva, l’ananas e il melone.
Quanto magnesio è necessario introdurre con l’alimentazione
Secondo alcune statistiche americane gli uomini con un’età compresa tra i 19 ed i 30 anni dovrebbero assumere circa 400 mg di magnesio al giorno, i giovani dai 31 anni in su circa 420 mg. Per quanto riguarda le donne 310-320 mg al giorno.
E dato l’effetto protettivo che questo nutriente ha nei confronti di patologie che si presentano, soprattutto, dopo una certa età (difendono l’organismo dai radicali liberi) anche gli anziani dovrebbero assumere quantità giuste di magnesio.

(leggi l’articolo completo su http://www.tantasalute.it/articolo/magnesio-proprieta-benefiche-e-alimenti-che-lo-contengono/39573/)


I cibi con magnesio dovrebbero essere portati sulle nostre tavole ogni giorno. Si tratta di una componente del nostro corpo molto importante, per l’evoluzione biologica: è indispensabile in alcuni processi metabolici, come la biosintesi dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici, la formazione del “secondo messaggero” AMP-ciclico e glicolisi, e in molte altre funzioni del nostro corpo.
Il magnesio, ad esempio, è importante per il processo di mineralizzazione e di sviluppo dell’apparato scheletrico, è presente nel plasma e in altre parti del nostro corpo. Fortunatamente è presente in moltissimi alimenti, quindi non è difficile portarlo sulla nostra tavola.
Vediamo, allora, i cibi più ricchi di magnesio
alimenti ricchi di magnesioLa clorofilla dei vegetali a foglia verde il magnesio è ampiamente presente. Quantitativi molto alti possono essere trovati anche nei legumi, nei cereali integrali, nella frutta secca. Evitate i cereali raffinati, anche perché il processo di raffinazione rimuove più dell’80 per cento di questa preziosa sostanza.
Il magnesio, così come il potassio, è largamente presente nelle banane.
Fonti di minore importanza, ma che comunque contengono percentuali di magnesio, sono la carne, il pesce e il latte.
L’alimentazione quotidiana dovrebbe essere ricca di vegetali a foglia verde e cereali non raffinati, prediligendo questi alimenti, insieme ai legumi, ad altri con un basso contenuto di questa sostanza. Anche l’acqua potrebbe essere d’aiuto, anche se l’apporto potrebbe variare a seconda della sua natura e del quantitativo presente di magnesio.
In Italia i dati rivelano che il quantitativo maggiore di magnesio viene assunto da verdure a foglia verde, seguite dai cereali non raffinati e dai derivati e dalla frutta.

(leggi l’articolo completo su http://www.benessereblog.it/post/27743/i-cibi-piu-ricchi-di-magnesio-e-come-integrarli-nellalimentazione)


Quanto magnesio è necessario introdurre con l’alimentazione
carenza di magnesioSecondo alcune statistiche americane gli uomini con un’età compresa tra i 19 ed i 30 anni dovrebbero assumere circa 400 mg di magnesio al giorno, i giovani dai 31 anni in su circa 420 mg. Per quanto riguarda le donne 310-320 mg al giorno.
E dato l’effetto protettivo che questo nutriente ha nei confronti di patologie che si presentano, soprattutto, dopo una certa età (difendono l’organismo dai radicali liberi) anche gli anziani dovrebbero assumere quantità giuste di magnesio. Le concentrazioni sono ancora oggetto di discussione tra studiosi e studiosi; è certo che l’alimentazione deve contenere anche il magnesio per proteggere la propria salute (verdure a foglia verde, frutta secca, legumi, funghi, cereali interi e banane).
(Fonte www.tantasalute.it)

04 dicembre 2012

Vitamina D bassa nel sangue? Depressione stanchezza debolezza dolore osseo formazione di grasso

Carenza di vitamina D3 è una patologia molto grave , anche se non è discusso molto spesso . Si riceve questa vitamina principalmente dall'esposizione al sole. Non è necessario essere al di fuori di tanto, ma sempre la luce del sole ogni giorno è importante per mantenere i livelli di D3 . E non è come se non avendo andare fuori semplice volontà di farvi chiaro : piuttosto , una carenza di D3 può avere gravi conseguenze , che vanno da osteoporosi al cancro . Per fortuna, ci sono sintomi si può prestare attenzione a presto per assicurarsi che queste condizioni più pericolose non si presentano .

alta pressione sanguigna

Se non si ottengono abbastanza vitamina D3 nel vostro sistema , è possibile sviluppare l'alta pressione sanguigna , che fa a pugni sulla vostra salute e potrebbe accorciare la vita se non adeguatamente controllata . Se si ha la pressione alta , il calendario da tempo sotto il sole per assicurarsi che il vostro corpo può assorbire sia la vitamina D e calcio in modo adeguato .

Depressione

Umore depresso è un altro possibile sintomo di una carenza di vitamina D3 . La mancanza di luce solare può influire negativamente sul tuo umore , facendoti sentire il basso e senza speranza , anche se sei in una buona posizione nella vostra vita .

stanchezza e debolezza

Insieme con la depressione , stanchezza cronica è un altro sintomo di una mancanza di vitamina D3 . Senza questa vitamina essenziale , ti senti svuotato e letargico-come se anche il più semplice dei compiti è davvero troppo da gestire. Patologie correlate come la fibromialgia può anche accadere , e può sentire i muscoli deboli e tesa . Rachitismo

Il tuo corpo ha bisogno di vitamina D3 per consentire l'assorbimento del calcio corretto . Questa vitamina è anche un ormone e si lega con il calcio in realtà , aiutandola ad essere assorbito nel corpo più facilmente . Senza D3 abbastanza , non sarà sufficiente ad assorbire il calcio . E senza abbastanza calcio , si potrebbe sviluppare rachitismo , una condizione che provoca ammorbidimento delle ossa . ( Tuttavia, colpisce soprattutto i bambini ).

dolore osseo

Una mancanza di vitamina D3 può anche causare grave dolore osseo , in particolare in corrispondenza delle articolazioni in cui collegare i muscoli alle ossa . Questo può essere debilitante , vedere immediatamente il medico per ricevere una diagnosi accurata e piano di trattamento.
 
vitamina d bassa nel sangue

Vitamina D bassa nel sangue?

La Vitamina D è correlata alla formazione di grasso

La Vitamina D è correlata alla patologie metaboliche che riguardano la formazione di grasso corporeo. Le donne in post menopausa presentano bassi livelli plasmatici di Vitamina D, le donne che soffrono di osteoporosi hanno livelli insufficienti di Vitamina D.
In Italia è stato condotto uno studio coordinato dall’ospedale Molinette di Torino, ha dimostrato che la Vitamina D è insufficiente nel 76% delle donne italiane.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Obesity , ha preso in esame la popolazione canadese ed ha dimostrato che le donne con livelli di vitamina D normali erano piu magre e presentavano una minore percentuale di massa grassa rispetto a quelle che li avevano insufficienti.
La produzione di Vitamina D è correlata ad un adeguata esposizione ai raggi solari di tipo UVA, tuttavia lo stile alimentare occidentale ha provocato un rapido abbassamento dei livelli di questa sostanza tanto da creare problemi di tipo ormonale, penalizzando nell’uomo la virilità, la forza fisica, la massa muscolare e addirittura incrementando il livello di obesità.

Vitamina D : studi

Per esempio, un recente studio austriaco (Hormone Metabolic Research, 43: 223-225, 2011) ha dimostrato che la supplementazione giornaliera di 3000 IU di Vitamina D per un anno ha incrementato il testosterone del 20% e il testosterone libero biologicamente attivo del 17%.
In pratica nei soggetti che soffrono id bassi livelli plasmatici di Vitamina D è sufficente un integrazione costante per indurre una maggiore produzione ormonale di testosterone migliorando quindi l’attività sessuale.

Vitamina D e l’esposizione solare

D’altro canto l’estate ossia il periodo dove si registra un naturale aumento dei livelli di Vitamina D, grazie alla maggiore esposizione ai raggi solari, è considerata la stagione degli amori grazie ad una surplus di sano testosterone per ambedue i sessi.
Gli obesi presentazione una ridotta produzione di Vitamina D rispetto ai soggetti normo peso e per tanto questa sostanza interferisce con la funzionalità della leptina, un ormone correlato al senso di sazietà nel cervello (ipotalamo). La leptina comunica al cervello il livello di grasso immagazzinato nell’organismo e segnala il raggiungimento del senso di sazietà.
In pratica possiamo affermare che il soggetto in sovrappeso/obeso che non si espone al sole oppure non prende integratori di vitamina D, può non dimagrire mai e anzi aumentare di peso anno dopo anno. La vitamina D è una vitamina liposolubile così come la vitamina A.

Vitamina D nei bambini

Questo ragionamento è valido anche per i bambini, se si considera che quelli italiani che stando ai più si alimentano secondo le linee guida della dieta mediterranea sono i più obesi d’ Europa. Un ulteriore studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition realizzato della Michigan University su un gruppo di 479 bambini con età variabile dai 5 ai 12 anni, è stato riscontrato i soggetti che presentavano un aumento ponderale del peso corporeo e della massa grassa erano quelli con i più bassi livelli di vitamina D. Questi soggetti presentavano quindi i sintomi delle malattie metaboliche, ossia un maggiore accumulo di grasso addominale ed una generalizzata tendenza all’aumento di peso corporeo, fattore di rischio di molte patologie in età adulta.
Se stai seguendo una dieta proteica dimagrante, se hai bassi livelli di vitamina D nel sangue è opportuno integrare la tua alimentazione con un integratore alimentare di Vitamina D.


SINTOMI da carenza di vitamina D
bruciori in bocca ed in gola, diarrea, insonnia, miopia, nervosismo, osteoporosi, paradontopatie
UTILITA' DEI SUPPLEMENTI DI VITAMINA D
acne, alcolismo, allergie, artrite, cistite, eczema, psoriasi, stress, rachitismo osteomalacia, aumenta la resistenza alla tubercolosi, protegge dal tumore colon-rettale e mammario, sembra sia  utile per alcuni tumori, è immunomodulante, attiva i raggi solari essenziali nella cura della psoriasi, indispensabile per i denti; il calcio e la vitamina D mantengono forti le ossa in menopausa,  prevengono  la frattura del'anca,  la Vitamina D è  anche una difesa insieme ad altre vitamine   per la depressione, utile in  chi soffre di ulcera , aiuta nella miopia, nella congiuntivite, nel raffredore, nel morbo celiaco, nella stitichezza, nei vermi, nell'artrite, nelle ulcere aftose della bocca, nell'epilessia, nella meningite, nei calcoli alla cistifellea, nella carie, nella infiammazione degli alveoli, nella piorrea, nei crampi alle gambe, nella sciatica, nella frattura dell'anca, nell'osteoporosi, nel rachitismo, nella cataratta, nei disordini della vista nella messa a fuoco, nel glaucoma, nella fibrosi cistica, nella tetania, nell'acne, nel carbonchio, nell'eczema, nell'herpes zoster, nelle piaghe da decubito, nella psoriasi, nelle scottature, nelle allergie, nelle bronchiti, nell'enfisema, nel raffreddore comune, nella tubercolosi, abbassa il colesterolo, utile nel diabete, nella vaginite, nella febbre, nella cistite, nell'AIDS, nell'affaticamento, nel cancro, nei dolori alla schiena, nell'etilismo, nelle febbri reumatiche, in gravidanza, nell'insonnia, nell'invecchiamento, nello stress.
TOSSICITA' VITAMINA D
I sintomi da ipervitaminosi si manifestano con frequente urinazione, perdita dell'appetito, nausea, vomito, diarrea, stitichezza, calcificazione dei tessuti soffici del cuore, dei vasi sanguigni e dei polmoni, confusione, ipertensione, insufficienza renale, coma, iperattività nei bambini, si possono avere problemi di accumulo anormale di vitamina D
SINERGISMI,D,  con B12, E
ANTAGONISMI, fe, B3, Zn, P, A, Cr, Mg, B2, K
DOSI, 200 UI, 400 UI, DOSI TERAPEUTICHE 500-1500 UI, tossicita’ 25.000 UI

28 novembre 2012

Lo zinco è un minerale in traccia essenziale, presente nell’organismo in quantità superiore a quella di qualsiasi altro oligoelemento al di fuori del ferro.


LO ZINCO



Descrizione

      
  Lo zinco è un minerale in traccia essenziale, presente nell’organismo in quantità superiore a quella di qualsiasi altro oligoelemento al di fuori del ferro. Lo zinco è presente in tutti i tessuti. Gli integratori possono essere sotto forma di solfato di zinco, acetato di zinco, gluconato di zinco, citrato di zinco, chelato di zinco, dipicolinato di zinco, aspartato di zinco e orotato di zinco. Il corpo umano contiene approssimativamente dai 2 ai 3 grammi di zinco. Il sangue ne contiene circa 900 microgrammi per 100 millilitri.
Lo zinco è conosciuto per le sue proprietà protettive nei confronti delle malattie e del sistema immunitario. Partecipa al ciclo di Krebs e alla produzione di energia. Recentemente è stato scoperto che lo zinco ferma la progressiva diminuzione della vista negli anziani. Si pensa anche che aumenti la potenza sessuale negli uomini grazie alla sua abilità di regolare il testosterone nella prostata.

        Lo zinco assolve svariate funzioni. E’ in relazione col normale assorbimento e con l’azione delle vitamine, in particolare quelle del complesso B. E’ un elemento costitutivo di oltre 2000 enzimi preposti alla digestione e al metabolismo ivi compresa l’anidrasi carbonica, necessaria per la respirazione dei tessuti. Alcuni di questi enzimi hanno un ruolo nella disintossicazione dall’alcool, nel metabolismo osseo, nella digestione delle proteine, nella sintesi dell’RNA, nel trasporto degli elettroni, e nella produzione di energia aerobica e anaerobica.
Lo zinco è un componente dell’insulina, e fa parte dell’enzima necessario alla scomposizione dell’alcool. Svolge anche un ruolo importante nella digestione dei carboidrati e nel metabolismo del fosforo. Inoltre è importante nella sintesi del DNA, la sostanza fondamentale dell’esistenza che trasporta tutti i caratteri ereditari e dirige le attività di ogni cellula. Lo zinco è fondamentale per le papille gustative e per il funzionamento delle ghiandole sebacee della pelle (sono quindi conosciute le sue proprietà per la cura dell’eritema da pannolino e per l’acne) ed è importante per la rimarginazione delle ustioni e delle ferite.

        L’impoverimento dei terreni e la lavorazione degli alimenti fanno diminuire la percentuale di zinco negli alimenti che consumiamo. Le migliori fonti di tutti gli oligoelementi nel giusto equilibrio sono i cibi naturali che non hanno subito processi di lavorazione. Diete ricche di proteine, prodotti a base di cereali integrali, lievito di birra, crusca, germe di grano e semi di zucca sono di solito ricchi di zinco.
Assimilazione ed immagazzinamento
Lo zinco viene rapidamente assorbito nella parte superiore dell’intestino tenue. Viene assorbita unicamente la quantità di cui il corpo ha bisogno (40 o 50%), il resto non viene assorbito, e vengono persi circa 6 mg al giorno. L’assorbimento è minore quando vengono assunte alte dosi di calcio. Lo zinco, il cadmio, l’argento e il rame condividono e sono in competizione per gli stessi siti di assorbimento nell’intestino tenue. Un eccesso di fibre non permette l’utilizzazione dello zinco perché si combinano al minerale e lo trasportano prima che venga accettato nei siti di assorbimento.

        La via principale per l’eliminazione è il tratto gastrointestinale attraverso le feci, solo una minima parte viene persa con le urine. Le riserve maggiori di zinco sono il fegato, il pancreas, i reni, le ossa e i muscoli volontari. Lo zinco è depositato anche in alcune parti degli occhi, nella prostata e negli spermatozoi, nella pelle, nei capelli, nelle unghie ed è presente anche nei globuli bianchi. Queste riserve non sono facilmente utilizzabili, per cui la dieta deve contenerne quantità sufficienti per soddisfare il fabbisogno dell’organismo. Una malattia genetica rara, l’acrodermatite enteropatica, impedisce l’assorbimento dello zinco.
L’assunzione di grandi quantità di calcio e acido fitico, presenti in alcuni cereali, può impedire l’assorbimento di zinco. Se l’assunzione di calcio e acido fitico è alta, bisogna aumentare il consumo di zinco. Il latte materno favorisce l’assorbimento dello zinco da parte di un intestino infantile, mentre i latti già pronti con l’aggiunta di zinco sono meno assorbibili.

Dosaggio e tossicità

        Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) raccomanda un’assunzione quotidiana di zinco per gli adulti di 15 milligrammi. 

I bambini sino a 1 anno dovrebbero assumerne 5 mg e da 1 a 10 anni 10 mg. I ragazzi dagli 11 anni in su dovrebbero assumerne 15 mg e le ragazze 12 mg. 
Durante la gravidanza se ne dovrebbero assumere 30 mg e 15 mg durante l’allattamento. Una “buona” dieta media ne fornisce dai 10 ai 15 mg al giorno.
Lo zinco è relativamente poco tossico. Tuttavia l’assunzione prolungata di dosaggi alti ha causato effetti collaterali. A pazienti più anziani sono state somministrate dosi giornaliere di 660 milligrammi di solfato di zinco con effetti collaterali minimi. Alcuni hanno avuto diarrea. Altri sintomi dell’eccesso di zinco sono nausea, vertigini, perdita della coordinazione muscolare, sonnolenza, fastidi gastrointestinali, apatia, insufficienza renale, anemia e vomito. 
Questi sono sintomi di reazioni tossiche a breve termine e se si presentano bisogna ridurre il dosaggio.Perché queste reazioni si presentino, la dose assunta deve essere superiore ai 2 grammi.

 In alcuni studi, la somministrazione prolungata di dosi alte agli uomini (150 mg al giorno) ha causato la riduzione del livello di colesterolo HDL, quello buono, mentre una dose quotidiana di 30 mg non ha dato effetti negativi né in persone attive, né in quelle sedentarie. 

Nelle donne la somministrazione di 100 mg al giorno ha causato una diminuzione reversibile del livello di HDL per due settimane.

 Massicce assunzioni di zinco possono causare una carenza di rame, che provoca un aumento del colesterolo LDL, fattore di rischio di cardiopatie e un metabolismo incompleto del ferro. In caso di assunzione di grandi quantità di zinco, bisognerebbe aumentare anche l’assunzione di rame, ad eccezione delle persone colpite dal morbo di Wilson (un eccesso di rame nel sangue che causa ittero, cirrosi, tremori e disturbi comportamentali). Anche quando si assumono dosi di zinco tra i 30 e i 50 mg, è consigliabile prendere integratori di rame.

        Quando lo zinco viene integrato alla dieta, occorre ingerire anche quantità maggiori di vitamina A. 
Effetti da carenza e sintomi

        La causa più comune della carenza di zinco è una dieta squilibrata, (ad alto contenuto di cereali e a basso contenuto di proteine) benché altri fattori possano concorrere. Per esempio, il consumo di alcool può causare una carenza in quanto spinge fuori lo zinco depositato nel fegato e lo elimina attraverso le urine. 

Le persone che rischiano una carenza di zinco sono i bambini in età prescolare, gli atleti e gli anziani che ne assumono meno del 50% del loro fabbisogno (e che sono anche soggetti a tutte le altre carenze che si manifestano con l’invecchiamento). 
Tra le altre persone a rischio troviamo le persone ricoverate in ospedale e la fascia di popolazione a basso reddito. 
Anche nei malati di AIDS e nelle persone colpite da tumori esofagei e broncogenici, sono stati scoperti bassi livelli di zinco nel sangue. In Medio Oriente dove la dieta tradizionale è ricca di diverse varietà di cereali e povera di proteine, la carenza è molto comune. La geofagia (un disturbo che consiste nel mangiare terra e sporcizia e che causa una malattia chiamata pica) e la parassitosi intestinale, contribuiscono alla creazione di una carenza a causa dello scarso assorbimento.
 Le temperature alte della zona favoriscono la sudorazione, che aumenta l’eliminazione di zinco aggravandone la carenza. 

La carenza grave è rara; tuttavia è possibile che ci sia una carenza di zinco marginale in alcuni gruppi di popolazione medio orientale.

        Una carenza di zinco è anche causa di stanchezza, di maggiore esposizione alle infezioni e alle ferite e di diminuita prontezza mentale.

 La carenza di zinco ostacola la produzione di energia, la sintesi delle proteine, la formazione del collagene e la tolleranza all’alcool.

 I livelli di zinco sono bassi in presenza di infezioni croniche, malattie renali, cardiopatie, alcuni tumori maligni, carenza di proteine e alimentazione endovenosa.

La carenza di zinco può causare ritardo nella crescita, ritardata maturità sessuale e tempi prolungati di rimarginazione delle ferite. 

 Negli animali carenti di zinco la crescita tumorale è lenta - perché lo zinco è essenziale per tutti i tipi di crescita.
Una carenza di zinco, rame e vanadio, può portare all’aterosclerosi e aumentare la vulnerabilità alle infezioni. 
Smagliature della pelle e macchie bianche sulle unghie possono essere sintomi di una carenza di zinco. 
Altri sintomi di carenza possono essere unghie e capelli fragili, mancanza di pigmento nei capelli, cicli mestruali irregolari nelle donne adolescenti, impotenza maschile giovanile e dolori alle ginocchia e all’articolazione dell’anca negli adolescenti. 
L’esaurimento cronico dello zinco può predisporre le cellule del corpo al cancro.

        Il cadmio, un minerale tossico, ha un ruolo importante nelle carenze di zinco. Assunzioni elevate di cadmio accentuano i segni di una carenza di zinco e il cadmio si deposita nell’organismo in assenza di zinco. 
Questo crea una situazione dannosa che può essere capovolta aumentando il consumo di zinco. Anche gli agenti chelanti, usati per eliminare l’eccesso di rame dal corpo portano via lo zinco che deve essere poi sostituito.
La carenza di zinco causa nanismo negli esseri umani. Tale carenza apporta anche cambiamenti dannosi nella misura e struttura della prostata, che contiene più zinco di qualsiasi altra parte del corpo umano.

 Nei casi di disturbi alla prostata, in particolare il cancro alla prostata, i livelli di zinco nella ghiandola scendono. Alcuni tipi di sintomi di carenza sono reversibili, come per esempio la degenerazione della ghiandola prostatica, della vescicola seminale e dello sperma, mentre la degenerazione testicolare non lo è. 
Anche piccole carenze di zinco provocano una diminuzione dell’interesse sessuale, una minore concentrazione di spermatozoi e impotenza.

        James A. Halstead e J. Cecil Smith Jr. dello Trace Element Research Laboratory, Washington, D.C., hanno condotto interessanti studi sullo zinco. Essi hanno riscontrato bassi tassi di zinco nel plasma sanguigno di persone affette da cirrosi alcolica, altri tipi di malattie del fegato, ulcere, attacchi cardiaci, mongolismo e fibrosi cistica. 

 Anche le donne incinte e quelle che prendevano contraccettivi orali presentavano bassi tassi di zinco nel loro plasma sanguigno. 
La nausea tipica della gravidanza può essere un segno di bassi livelli di zinco e vitamina B6.

 I ratti in gravidanza con carenze di zinco presentavano un’alta percentuale di aborti o di piccoli malati alla nascita. Parte di questa progenie era anche ritardata mentalmente o presentava forti ritardi nell’apprendimento. 
Gli animali carenti mostravano difficoltà di apprendimento e comportamento aggressivo. La carenza di zinco provoca anche aborto spontaneo e minore crescita fetale. 

Gli organi influenzati sono il cervello, lo scheletro, gli occhi, il cuore, il tratto gastrointestinale e i tessuti polmonari. Gli effetti della carenza sono maggiori duranti la crescita.

        Un’eccessiva eliminazione di zinco si manifesta nella leucemia e nella malattia di Hodgkin, ma di questo fenomeno non si conoscono le cause. 
Una carenza di zinco viene caratterizzata da stanchezza insolita che può causare una perdita della normale sensibilità del gusto, scarso appetito, maggiore incidenza di infezioni e crescita inferiore ai livelli ottimali.

 L’alterazione del metabolismo dello zinco nella malattia di Crohn, la dialisi renale, la fibrosi cistica, le ustioni e l’uso della penicillamina possono causare diversi cambiamenti del gusto all’interno della bocca.

Il paziente che presenta una deficienza di zinco ha problemi di circolazione e tendenza agli svenimenti; per questo motivo devono essere prese particolari precauzioni in caso di anestesia e di operazioni chirurgiche. Queste persone possono essere inclini agli shock e a emorragie.

Effetti benefici nelle malattie

        Lo zinco potrebbe avere un ruolo nella protezione dal cancro e favorisce la cicatrizzazione delle ulcere gastriche. 

 L’assunzione di integratori di zinco mantiene sano il sistema immunitario e sarà di giovamento nel processo di invecchiamento.

 I linfociti T-helper, che combattono le infezioni, aumentano con l’assunzione dello zinco, fattore particolarmente interessante per i malati di AIDS. 
Lo zinco ha la capacità di fermare una malattia degli occhi chiamata degenerazione maculare, che causa cecità irreversibile negli anziani.

 Lo zinco aiuta a eliminare i depositi di colesterolo ed è stato usato con successo nel trattamento dell’aterosclerosi.

        Lo zinco può contribuire ad una rapida rimarginazione delle cicatrici interne (incluse le ulcere) ed esterne o di qualsiasi danno alle arterie. 

Lo zinco aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide. 

Il morbo di Wilson viene curato meglio con lo zinco rispetto alla penicillamina, perché il minerale non è tossico. 

Lo zinco può aiutare a prevenire o accorciare raffreddori (se preso alla comparsa dei primi sintomi) e può migliorare la vista notturna e l’odore del corpo. 

Si ritiene che la causa dell’acne vulgaris (quello degli adolescenti) sia una carenza di zinco.Il disturbo è stato curato con successo con la somministrazione di integratori di zinco. 

Lo zinco può favorire la ricrescita dei capelli nelle persone che soffrono di alopecia areata totalis (totale mancanza di peli nel corpo). 

Anche gli anziani che hanno disturbi del gusto possono trarre giovamento dall’assunzione di zinco, anche se le cause di questo disturbo possono essere molteplici.

        Lo zinco dà risultati positivi nella prevenzione e nel trattamento della sterilità. 
Favorisce anche lo sviluppo e la maturità degli organi sessuali. 
Sono state raccomandate alte dosi di zinco per la prevenzione e il trattamento dell’ingrossamento della prostata.
La somministrazione di zinco può dare sollievo a quei pazienti affetti da morbo di Hodgkin e da leucemia. Viene anche usato nel trattamento della cirrosi epatica e dell’alcolismo. 
Lo zinco è efficace per la cura del diabete grazie ai suoi effetti regolatori sull’insulina nel sangue. Si è riscontrato che l’aggiunta di zinco all’insulina prolunga il suo effetto sullo zucchero del sangue. 
Un pancreas diabetico contiene solo circa la metà dello zinco di un pancreas sano (vedi diabete nella Parte V).

LO ZINCO PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:



Organi Malattie
Articolazioni Artrite reumatoide
Bocca Gusto
Cervello/Sistema nervoso Alcolismo

Schizofrenia
Cuore Arteriosclerosi

Aterosclerosi
Fegato Cirrosi
Ghiandole Prostatite
Occhi Cecità notturna

Degenerazione maculare
Pelle Acne

Acne vulgaris

Bruciature

Dermatite

Eczema

Ferite
Sangue/Apparato circolatorio Alto livello di colesterolo

Arteriosclerosi

Aterosclerosi

Diabete

Leucemia

Morbo di Hodgkin
Sistema riproduttivo Attività sessuale ritardata

Immaturità degli organi sessuali

Impotenza

Mestruazioni

Prostatite

Sterilità
Generale Alcolismo

Gravidanza

Mancanza di peli sul corpo

Odori corporei

Raffreddore comune

Sistema immunitario debole

Ritardi della crescita

Ulcerazioni


VIDEO SUGLI INTEGRATORI 


27 novembre 2012

IL MANGANESE effetti e malattie

IL MANGANESE effetti e malattie
Descrizione

        Oggi sappiamo che l’oligoelemento manganese svolge un ruolo molto importante come antiossidante prevenendo la formazione di forme tossiche di ossigeno. Si ritiene che possa avere un ruolo nel processo degenerativo di invecchiamento. Il manganese agisce come attivatore di numerosi enzimi necessari per l’utilizzazione della colina, della biotina, della tiamina e dell’acido ascorbico. Il manganese è un catalizzatore nella sintesi degli acidi grassi, del colesterolo e dei mucopolisaccaridi. Partecipa anche alla produzione delle proteine, dei carboidrati e dei grassi ed è necessario per la regolazione dello zucchero nel sangue. Tra le funzioni del manganese troviamo il benessere del sistema nervoso e del cervello, il mantenimento della produzione degli ormoni sessuali, il normale sviluppo dello scheletro, il buon funzionamento del sistema immunitario e la formazione del sangue. Il manganese è importante nella cura dell’anemia da carenza di ferro, e per l’utilizzazione della tiamina e della vitamina E. Il manganese è un elemento importante per la produzione del latte materno, la formazione dell’urea e del collagene. E’ fondamentale per la formazione della tiroxina, un componente della tiroide. La protrombina e la vitamina K si formano con l’aiuto del manganese.

        Il manganese è presente in piccole dosi nelle ossa, nell’ipofisi, nel pancreas, nella mucosa intestinale, nel fegato e in altri tessuti. Solo piccole quantità vengono immagazzinate in una sola volta con dosi massime che vanno dai 10 ai 20 mg. Il magnesio può espletare alcune funzioni al suo posto aiutando così a conservare sempre delle riserve minime del minerale nell’organismo.
Tra gli alimenti più ricchi di manganese ricordiamo i cereali integrali, l’avocado, le alghe, il tuorlo d’uovo, la frutta secca, i semi, i legumi, i mirtilli, l’ananas, gli spinaci, i piselli secchi e le verdure verdi. Il contenuto varia in relazione alla quantità di minerale presente nel suolo. Una parte di manganese viene persa nel processo di raffinazione e macinatura degli alimenti.

Assimilazione ed immagazzinamento

        Il manganese viene assorbito mentre transita nell’intestino tenue. Circa il 40% del manganese ingerito viene assorbito dal corpo. Una persona normale elimina giornalmente quattro milligrammi di manganese. Tale quantità deve essere sostituita.
L’assunzione di grandi quantità di calcio e fosforo nella dieta ne diminuiscono il tasso di assorbimento. L’eliminazione del manganese avviene attraverso le feci, per la maggior parte sotto forma del complesso di colina della bile. Il corpo di un individuo adulto contiene soltanto dai 10 ai 20 milligrammi di manganese che si concentra soprattutto nei reni, nelle ossa, nel fegato, nel pancreas e nella ghiandola pituitaria.

Dosaggio e tossicità

        Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) consiglia una assunzione quotidiana di manganese che può variare dai 2 ai 5 milligrammi per gli adulti. Per quanto riguarda i bambini le dosi consigliate sono le seguenti: da 1 a 3 anni, da 1 a 1,5 mg, dai 4 ai 6 anni da 1,5 a 2 mg; dai 7 ai 10 anni, dai 2 ai 3 mg. I neonati sino ai 6 mesi dovrebbero assumerne dai 0,3 ai 0,6 mg, e dai 6 mesi a 1 anno, dai 0,6 a 1 mg. Una dieta media ne contiene circa 4 milligrammi.
L’assunzione di quantità elevate di calcio e fosforo aumenterà il fabbisogno di manganese. Dosaggi estremamente alti di manganese portano ad una riduzione nell’immagazzinamento e l’uso del ferro, e possono causare anemia da carenza di ferro. Questo disturbo è curabile con l’aggiunta di ferro alla dieta.

        I lavoratori dell’industria frequentemente esposti alla polvere di manganese possono assorbire nelle vie respiratorie una quantità tale del metallo da dar luogo a sintomi di intossicazione. Un accumulo eccessivo di manganese nei tessuti può manifestarsi con debolezza, difficoltà psicologiche e motorie, instabilità, anoressia, apatia, crampi alle gambe, emicranie, astenia, cambiamenti polmonari, difficoltà di locuzione, spasmi e rigidità muscolari, espressione assente, impotenza, morbo di Parkinson e malattie virali.
La somministrazione di manganese a pazienti anziani affetti da schizofrenia, per abbassare il livello di rame, può causare un aumento della pressione arteriosa. L’assunzione di zinco normalizzerà la pressione. L’aminoacido L-dopa è stato utilizzato per la cura delle intossicazioni da manganese.

Effetti da carenza e sintomi

        Una carenza di manganese può compromettere la tolleranza al glucosio, che si manifesta con l’incapacità di eliminare gli eccessi di zucchero nel sangue attraverso l’ossidazione e/o il deposito, causando il diabete. Bassi livelli di manganese possono causare l’aterosclerosi ed essere un fattore scatenante di attacchi negli epilettici. La discinesia tardiva, una malattia neuromuscolare, può essere curata con la somministrazione di manganese e vitamine del complesso B. L’atassia, una deficienza nel coordinamento muscolare, è stata collegata ad una inadeguata assunzione di manganese. Le carenze possono portare anche alla paralisi, alle convulsioni e alla cecità e sordità dei bambini. Vertigini, ronzii nelle orecchie e perdita dell’udito possono manifestarsi negli adulti. In alcuni test effettuati su cavie in gravidanza, gli animali carenti di manganese, mostravano una minor produzione di latte materno e i piccoli avevano un minor tasso di sopravvivenza. Avevano anche problemi di equilibrio a causa dello scarso sviluppo dell’orecchio interno, convulsioni e attacchi di tipo epilettico. Nei pulcini si notava anche uno scarso accrescimento con zampe e colonna vertebrale più corta.

Effetti benefici nelle malattie

        Il manganese è necessario per il processo riproduttivo a causa del suo ruolo nella sintesi del colesterolo, un precursore degli steroidi sessuali. Il manganese viene usato anche nella cura della miastenia grave (perdita della coordinazione e della forza muscolare). Alcuni studi condotti indicano che il manganese può essere utilizzato nel trattamento della sclerosi multipla. Il manganese ha dato risultati positivi nella cura dell’osteoartrite. Alcuni studi sugli animali hanno mostrato che il manganese può essere efficace nel trattamento del diabete. Combinato con le vitamine B, il manganese ha aiutato bambini e adulti affetti da grave debolezza stimolando la trasmissione degli impulsi tra nervi e muscoli. La stessa combinazione di sostanze nutritive produce un’intensa sensazione di benessere.
Molti schizofrenici hanno livelli di rame troppo elevati. Il manganese, come lo zinco, aiuta l’eliminazione del rame dal corpo.

IL MANGANESE PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:


OrganiMalattie
Cervello/Sistema nervosoDepressione
Discinesia tardiva
Disturbi neuromuscolari
Epilessia
Sclerosi multipla
Schizofrenia
Vertigini
OrecchieRonzii alle orecchie
Perdita dell’udito
MuscoliCoordinazione muscolare
Debolezza
Miastenia grave
Ghiandole sessualiSteroidi
Polmoni/Apparato respiratorioAllergie
Asma
Sangue/Apparato circolatorioDiabete
GeneraleAtassia
Osteoartrite
Stanchezza

14 novembre 2012

L'ossido nitrico è la molecola più importante nel corpo - Essa colpisce una vasta gamma di funzioni fisiologiche tra cui la circolazione, l'infiammazione, l'apprendimento e la memoria, la digestione, l'erezione del pene, e di rilascio di ossigeno nei tessuti e globuli rossi


L'Ossido nitrico - 

L'ossido nitrico è una molecola semplice, composto da una parte di azoto e una parte di ossigeno.Scienziati e ricercatori di tutto il mondo sono stati sorpresi dalla lista apparentemente senza limiti delle funzioni di ossido nitrico nel corpo. "Nei miei 25 anni di ricerca, non ho mai visto una molecola che influenza in modo pervasivo funzioni normali del corpo e anormale", ha detto il Dott. Solomon Snyder, il regista di neuroscienze alla Johns Hopkins Medical School.Ossido nitrico
Nonostante l'importanza di questa molecola, l'Ossido Nitrico è relativamente sconosciuto al di fuori della comunità di ricerca medica. L'ossido nitrico è un gas altamente reattivo che viene prodotta naturalmente nel corpo umano. L'ossido nitrico è la molecola più importante nel corpo. Essa colpisce una vasta gamma di funzioni fisiologiche tra cui la circolazione, l'infiammazione, l'apprendimento e la memoria, la digestione, l'erezione del pene, e di rilascio di ossigeno nei tessuti e globuli rossi. Esso gioca un ruolo importante in molte reazioni chimiche importanti. Purtroppo, la maggior parte delle persone sono carenti nella produzione naturale di ossido nitrico necessaria per mantenere una salute ottimale. Con oggi frenetico stile di vita e fattori come la mancanza di esercizio fisico, cattiva alimentazione, l'esaurimento del suolo minerale, fumo di sigaretta, e di altri inquinanti atmosferici, la necessità di più elevati livelli di ossido nitrico nell'uomo è di fondamentale importanza.
Scientificamente parlando, ossido di azoto può essere prodotta nel corpo attraverso il processo di conversione di L-arginina (uno dei 20 amminoacidi) in citrullina. Tuttavia, la ricerca sempre più suggerisce che la L-arginina ha effetti potenzialmente negativi. Inoltre, molti co-fattori sono tenuti a convertire L-arginina in ossido nitrico. In alternativa, l'Ossido Nitrico può essere prodotto in modo più efficiente da sostanze conosciuto come nitrati e nitriti presenti nelle piante come Morinda Citrofolia (Noni).
Nel corso del 1999 e del 2000, il dottor Thomas Burke e dei suoi ricercatori Integrated Systems Fisiologia, un laboratorio indipendente a Denver, Colorado, condotto esperimenti in vitro. Hanno testato succo di noni diluito sulle cellule endoteliali, le cellule che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni che dimostrino che succo di frutta noni creato ossido nitrico! Le loro scoperte all'improvviso ha contribuito a spiegare i vantaggi enormi persone sono state vedendo dal loro consumo di succo di noni.
Aver isolato il meccanismo principale con cui noni funziona nel corpo, Kyani Nitro FX ™ e Kyani Nitro Xtreme ™ sono stati sviluppati. Utilizzando una miscela di concentrato di noni, questi straordinari prodotti utilizzano ricerche innovative per sbloccare il segreto della noni.

Ulteriori vantaggi di ossido nitrico

L'ossido nitrico ha un effetto positivo quasi tutti i sistemi del corpo, promuovere una migliore salute e benessere. Ben documentato come vasodilatatore, ossido nitrico dilata i vasi sanguigni, con conseguente miglioramento della salute cardiovascolare. Ma questo è solo l'inizio. Guardate quanti altri modi di ossido nitrico può beneficiare il corpo umano ...
  • Aiuta le cellule bruciano più grassi
  • Promuove la guarigione delle ferite
  • Riduce il dolore
  • Favorisce la salute dei polmoni
  • Inibisce virus e batteri
  • Migliora la funzione digestiva
  • Fornisce un sonno ristoratore
  • Mantiene sani i livelli di zucchero nel sangue


29 settembre 2012

Dimagrire velocemente senza farmaci con i guggulsteroni e un allenamento personalizzato




Chi desidera ottenere una maggiore definizione muscolare non deve rivolgersi solo a prodotti realizzati in laboratorio, ma può anche scegliere integratori naturali come i guggulsteroni. Questa sostanza vegetale viene ricavata dalla resina di un albero, il commiphora mukul, che cresce in India, Asia ed Africa.
I guggulsteroni, ottenuti dall’incisione del tronco, sono utili per tutti coloro che desiderano avere un fisico più tonico e tenere sotto controllo il peso. Questi integratori agiscono stimolando la ghiandola tiroidea diretta responsabile del metabolismo

L’utilizzo principale, però, sopratutto nel mondo del fitness, è per favorire il dimagrimento. L’assunzione di guggulsteroni, solitamente compresa tra 75 e 180 milligrammi al giorno preferibilmente ai pasti, abbinata ad una dieta ipocalorica ed all’attività fisica calibrata alla persona (personalizzata da un buon preparatore fisico)  permette di ottenere buoni risultati in qualche settimana.
(digitare su google "raymond bard")


Commiphora mukul è una pianta tropicale spinosa, molto utilizzata in India, dove nel 1987 ha ottenuto, l'ancor valida, autorizzazione alla vendita come prodotto ipolipidemizzante (utile per abbassare i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi). Incidendone la corteccia alla base del tronco, lascia trasudare una resina, volgarmente chiamata gomma guggul, che ne costituisce la droga. Con un processo analogo, operato su una pianta -Commiphora molmol-  appartenente alla stessa famiglia, si ottiene la mirra.
Commiphora mukul Tra i cultori della medicina alternativa, la gomma guggul è considerata un ottimo rimedio per riequilibrare i valori dei lipidi plasmatici ed in modo particolare del colesterolo LDL (o "cattivo").
La droga, utilizzata in Occidente con il nome di gomma guggul, è il risultato di una serie di estrazioni chimiche atte a concentrarne i princìpi attivi ricercati e ad allontanarne quelli responsabili degli effetti indesiderati.

Gli estratti standardizzati contengono una sostanza detta guggulipide, a sua volta costituito da composti steroidei chiamati guggulsteroni (gugglsterone E e gugglsterone Z).
Non è ancora chiaro l'esatto meccanismo d'azione tramite cui il guggulipide esplicherebbe la propria attività ipocolesterolemizzante ed ipolipidemizzante. Tra le varie ipotesi avanzate vi è anche una possibile azione stimolante a livello della ghiandola tiroide, che ne giustificherebbe l'impiego come riducente del grasso corporeo (la Commiphora mukul è ingrediente comune di molti supplementi dimagranti atti ad elevare il metabolismo). Allo stesso modo, mancano certezze sulla reale efficacia ipocolesterolemizzante del guggul.
Nel corso di varie indagini cliniche, molte delle quali condotte nel suo territorio di origine (India), il guggul si è dimostrato efficace nel ridurre i valori di colesterolo totale, trigliceridi e LDL, aumentando nel contempo la frazione HDL (colesterolo buono). Sono inoltre emerse evidenze su una sua possibile azione antiaterogena e fibrinolitica, utile nella prevenzione dei gravi eventi cardiovascolari riconducibili alla formazione di trombi ed ateromi (angina, infarto, ictus, claudicatio intermittens, trombosi venosa profonda ecc.).


Dosaggi: l'azione terapeutica del guggul è stata valutata in diversi studi clinici mediante somministrazione di compresse da 500 mg, contenenti 25 mg di guggulsteroni, da assumersi 3 volte al giorno per un totale di 1500 mg/die. Nel sopracitato studio di Szapary e coll., si sono raggiunti dosaggi di 2 grammi/die, senza ottenere alcun effetto benefico.


Effetti collaterali: sono in genere lievi e limitati alla comparsa di rush cutanei (arrossamenti, pruriti) nei primi giorni di trattamento in pazienti ipersensibili agli estratti. Sono inoltre possibili reazioni indesiderate a livello gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea, eruttazione, singhiozzo), accompagnate a cefalea ed apprensione.

Si possono verificare mal di testa, eruzioni cutanee, sensibilità delle pelle e singhiozzo, ma si tratta di disturbi di lieve entità e che, comunque, possono essere ridotti con l’utilizzo della forma raffinata e purificata di guggulsteroni disponibile in commercio.
L’utilizzo di questo integratore naturale è sconsigliato a chi invece soffre di particolari patologie alla tiroide o durante la gravidanza e allattamento. Bisogna prestare attenzione, inoltre, se si assumono farmaci per la fluidificazione del sangue. Per ogni informazione, però, è sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia.


25 agosto 2012

Gli integratori funzionano o no? conviene "il prevenire", alle industrie farmaceutiche?

Gli integratori funzionano o no?


   
Nei confronti degli integratori alimentari (più precisamente detti nutraceutici) esiste molto scetticismo e parecchia disinformazione. La classe medica certamente non ha contribuito a diffondere informazioni scientificamente valide sul tema a causa di un misto di incompetenza, disinteresse e malafede. Per questo ancora oggi si sentono spesso opinioni di esperti o pseudotali che sostengono che non servono a nulla, che sono soldi buttati via o addirittura che  sono dannosi.
La verità però è molto diversa. Intanto un numero immenso di studi dimostra l’utilità preventiva e terapeutica di sostanze nutrizionali e fitoterapici.  Inoltre viene stimato che oltre il 90% delle persone presenti una o più deficienze nutrizionali, non cosi gravi da far insorgere un’avitaminosi acuta, ma sufficienti ad alterare nel tempo il metabolismo e ad aumentare il rischio di malattie croniche.
Spesso mancano, è vero, grandi studi randomizzati, simili a quelli usati per valutare i farmaci. Ma questo tipo di studio è disegnato per valutare l’effetto di un farmaco su una singola patologia e si adatta male a comprendere i molteplici effetti dei nutrienti sulla salute. Inoltre gli studi randomizzati non hanno in genere durata sufficiente a valutare gli effetti di sostanze naturali che agiscono con tempistiche molto più lunghe rispetto ai farmaci.
Un’analisi della letteratura di qualche anno fa (The Lewin Group.2006. An evidence-based study of the role of dietary supplements in helping seniors maintain their independence. Prepared for: The Dietary Supplement Education Alliance), ha messo in evidenza come pochi integratori chiave potrebbero prevenire molte malattie croniche e far risparmiare miliardi di dollari in pochi anni. Lo studio ha preso in considerazione solo integratori basilari usati per scopi tradizionali:

  1. Calcio e vitamina D per contrastare l’osteoporosi
  2. Acido folico per prevenire difetti del tubo neurale
  3. Omega 3 per ridurre il rischio cardiovascolare
  4. Luteina e zeaxantina per prevenire la degenerazione maculare
I ricercatori sono stati molto selettivi e hanno preso in considerazione solo gli studi che rispettavano i seguenti criteri:

  1. L’integratore deve produrre un effetto fisiologico misurabile
  2. L’effetto fisiologico deve corrispondere ad un cambiamento della condizione di salute
  3. Il cambiamento dello stato di salute deve corrispondere ad una diminuita spesa sanitaria
I dati sono davvero interessanti. Partiamo da calcio e vitamina D in cui lo studio del Lewin Group stima che l’uso di questi 2 integratori potrebbe prevenire oltre 776.000 ospedalizzazioni per frattura dell’anca in 5 anni con un risparmio di 16.1 miliardi di dollari.
Invece l’uso di omega 3 per prevenire aritmie cardiache, ridurre l’ infiammazione, abbassare il colesterolo e la pressione potrebbe prevenire 374.000 ospedalizzazioni riducendo i costi di 3.2 miliardi di dollari in 5 anni. L’uso di luteina e zeaxantina potrebbe invece aiutare 190.000 persone ad evitare l’assistenza per cecità comportando costi ridotti per 3.6 miliardi di dollari. Infine 44 milioni di donne negli USA non assumono acido folico durante la gravidanza. Se solo 11.3 milioni di esse assumessero acido folico ci sarebbero 600 neonati in meno con diffetti del tubo neurale con un risparmio di 1.4 miliardi di dollari. Se si sommano questi dati si arriva alla conclusione che spendendo qualche soldo in più al giorno, in 5 anni si otterrebbero 24 miliardi di costi sanitari in meno. Certo sono dati americani ma quelli per l’Europa e l’Italia non si discosterebbero di molto. E questi dati non prendono in considerazione né le persone con meno di 65 anni né i molteplici benefici che singoli integratori producono. Basti pensare all’azione preventiva sui tumori della vitamina D che in questa analisi non è stata presa in considerazione.
Dunque chi si ostina a sostenere che gli integratori non servono forse dovrebbe studiare più a fondo la letteratura scientifica. Come concludeva uno studio di qualche anno fa sul Journal of the American Medical Association (JAMA), i medici dovrebbero invece fare maggiori sforzi per comprendere se i pazienti assumono le vitamine necessarie.
Conclusioni di Raymond Bard
 Conviene prevenire le malattie alle industrie farmaceutiche?
Chi paga la ricerca scientifica?
Chi sono i finanziatori dei media? 
Sapete che i fitocomplessi non si possono brevettare? 
Nessuno può avere l'esclusiva di un prodotto naturale perciò chi con la chimica inventa diventa ricco !!!  
Il Dio denaro acceca molti!!!

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