VISUALIZZAZIONI UTENTI

Raymond Bard nato nel 1972 Autore del Benessere Olistico e autore di diversi Gruppi e Progetti

Raymond Bard wellness coach dal 1998

Raymond Bard : Un'anima poliedrica al servizio del benessere Nato il 12 gennaio 1972 a Catania e residente a Bergamo , è un uomo dal profilo multiforme, dedito al fitness, al benessere e alla crescita interiore. La sua passione per questo ambito affonda le radici nel 1995, anno in cui inizia ad esplorare, sperimentare e applicare diverse discipline. Esperienza e competenze: Personal trainer olistico: Offre un approccio completo al benessere, integrando fitness, alimentazione, energie sottili e discipline orientali. Operatore olistico: Pratica diverse discipline occidentali e orientali, tra cui bioenergie, vibrazioni, frequenze, fotoni e fisica quantistica. Motivatore e ristrutturatore di stile di vita: Aiuta le persone a trasformare la propria vita in meglio, insegnando loro a gestire eventi a catena, dualità, causa-effetto, legge del Karma, mentalità e realtà, livelli di coscienza. Esperto di energie: Educa e gestisce le energie visibili e invisibili, insegnando tecniche di rilassamento, antistress, pensiero positivo, legge dell'attrazione, meditazione e respirazione. Guida per la crescita interiore: Propone metodi innovativi per una crescita interiore rapida e proficua, basati sulla conoscenza delle energie vibrazionali. Consulente e ideatore di progetti: Offre consulenza e supporto per la creazione di progetti sociali, educativi, ricreativi e culturali. Insegnante di positività e legge di attrazione: Trasmette principi di positività, legge dell'attrazione, legge di risonanza, tecniche esoteriche, creazione di preghiere, mantra e frasi magiche. Esperto di discipline olistiche: Pratica e insegna ginnastica posturale, riequilibrio energetico dei chakra, mental training, visualizzazione, psicologia dello sport e del rendimento lavorativo. Ricercatore scientifico autonomo: Conduce studi e sperimenti su magnetismo, cristalloterapia, vibrazioni e frequenze benefiche, fisica quantistica, esoterismo, vitalismo, Karma, politeismo, campane tibetane, sciamanesimo, tantra, yoga, magia d'amore e altro ancora. Allenatore personalizzato: Offre un servizio di personal training di alto livello a vip, manager, personaggi famosi e non, con un approccio olistico che si concentra sul benessere a 360 gradi. Creatore di contenuti: Crea, gestisce e anima gruppi, community, pagine e post sui social network a scopo sociale, formativo e umanitario. RiNato è un professionista appassionato e versatile, sempre pronto ad aiutare le persone a raggiungere il loro massimo potenziale. Il suo approccio olistico al benessere lo rende un punto di riferimento per chi desidera migliorare la propria vita a livello fisico, mentale e spirituale. Se sei alla ricerca di una guida esperta e motivata per il tuo percorso di crescita personale, Raymond Bard è la persona giusta per te. Dal 2024 Disponibile solo per gli iscritti a questo sito internet e tramite tessera associativa con Namaste International Community aps
Visualizzazione post con etichetta RIMEDI NATURALI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta RIMEDI NATURALI. Mostra tutti i post

28 aprile 2013

IL Glutatione come antiossidante cellulare - Come rigenerare l'organismo

Glutatione e acetilcisteina
Il glutatione (l-glutatione o gamma-glutamilcisteinilglicina) è il più potente ed importante fra gli antiossidanti prodotti dall’organismo.
Il glutatione è una combinazione dei tre aminoacidi (tripeptide) cisteina, acido glutammico e glicina.

Il glutatione insieme con il selenio, forma l'enzima glutatione perossidasi che ha sempre una funzione antiossidante, ma a livello intracellulare.

Combatte l’invecchiamento attraverso 2 vie principali : l’intestino ed il sistema circolatorio.
Protegge le cellule, i tessuti e gli organi del corpo riuscendo a mantenerlo giovane.

Il glutatione è un tripeptide naturale, vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi, nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina. Questa particolare composizione chimica conferisce al glutatione un'elevata capacità di ossidarsi o ridursi, proteggendo le proteine e gli altri composti ossidabili dall'azione deleteria dei radicali liberi.
Glutatione e acetilcisteinaNelle cellule in buono stato di salute il rapporto tra glutatione ridotto e glutatione ossidato si mantiene intorno a 9:1; una sua diminuzione è considerata indice di stress ossidativo.

Glutatione e acetilcisteinaUn'eccessiva concentrazione di sostanze tossiche può quindi depletare i livelli tissutali di glutatione, determinando grave danno epatico.
Il glutatione ha inoltre una grande capacità disintossicante: grazie alla sua facoltà di chelare (chelaggio = capacità di un elemento di legarsi ad un'altro) i metalli pesanti e tossici quali piombo, cadmio, mercurio ed alluminio li trasporta via eliminandoli dal corpo.

Elimina i radicali liberi che si formano dalla perossidazione dei lipidi che, causando la rottura di certe membrane, hanno un impatto negativo su DNA ed RNA e di conseguenza determinano distorsioni cellulari e disfunzioni biochimiche.


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/glutatione.html

Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/glutatione.html

Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/glutatione.html


Fa eccezione la glutatione perossidasi, che ha come metallo attivo il selenio e che è capace di reagire anche con i perossidi organici, sia liberi, agendo come meccanismo di prevenzione del danno ossidativo, sia legati ai fosfolipidi delle membrane cellulari. In questo caso essa agisce invece come un esempio di sistema in grado di riparare danni ossidativi già presenti in una struttura cellulare. In questa perossidasi il riducente è il glutatione, tripeptide formato da acido glutammico, glicina e cisteina. 
 Il selenio è presente nel centro attivo dell’enzima sotto forma di selenocisteina, cioè l’amminoacido cisteina in cui lo zolfo del gruppo tiolico è sostituito dal selenio.

Neutralizza i grassi pericolosi : Il glutatione riesce a purificare gli alimenti che sono ricchi di pericolosi grassi ossidati. (University of Louisiana-U.S.).

Inibisce i dannosi effetti collaterali dovuti ad un’esposizione ad alte dosi di radiazione, chemioterapia e raggi X.



DOSI
25-30 milligrammi al giorno sono sufficienti per disintossicare dai grassi pericolosi presenti negli alimenti.

TOSSICITA’
Anche assumendo migliaia di milligrammi al giorno non si sono mai dimostrati effetti collaterali, o tossici.

ALIMENTI RICCHI DI GLUTATIONE
Avocado, cocomero, asparagi, pompelmo, patate, fragole, pomodori, arance, melone, carote, spinaci, pesche.
 
Quando cuociamo o riscaldiamo le verdure o la frutta il glutatione presenti in questi alimenti viene completamente distrutto.

L'implementazione del Glutatione per i cancerosi, deve essere bi-giornaliera (600mg x 2 volte al di), assieme all'Ascorbato di Potassio, con assunzione, come indicato dal Protocollo del prof. Pantellini di Firenze (oggi deceduto).
Contemporaneamente occorre riordinare i processi acido-basici per mezzo dell'acqua basica secondo il Protocollo (es.: iniettata, x endovena, assunta per via orale) attuato a seconda delle necessita' personali del paziente, che il medico esperto in queste pratiche naturali, sara' in grado di decidere. 
Glutatione + Papaya  200 mg  (papaia fermentata minore dose) +  Vitamina C.
La debolezza del sistema immunitario e lo stress cellulare ossidante, sono le due principali cause di numerose affezioni legate all’invecchiamento. La Papaina e il Glutatione costituiscono due risposte fondamentali.
C’è inoltre da sottolineare che lo zolfo, e' uno dei più importanti componenti della molecola del Glutatione. L’integrazione lo zolfo può dunque risultare di grande utilità per incrementare i livelli produzione del Glutatione nel nostro organismo, soprattutto nei distretti nei quali esso riveste particolare importanza.
Inoltre - questi dati sono stati ripresi da Internet: 
L'integrazione con Glutatione per via orale pone svariate difficoltà. Diverse ricerche, infatti, suggeriscono che il Glutatione assunto per via orale non viene efficacemente assorbito a livello intestinale. Già nel lontano 1992, Witschi e collaboratori, dimostrarono che non è possibile incrementare i livelli di Glutatione circolanti attraverso somministrazione orale, anche ricorrendo a dosaggi particolarmente ampi: 3 grammi contro i 100 mg normalmente proposti come integrazione.
Comunque per potenziare 
l
'attività antiossidante del glutatione è utile l'associazione del suo precursore con Selenio, Vitamina PP, Vitamina B2 e Vitamina E. 
NON e' proprio cosi', in alcuni individui l'assorbimento e' maggiore che in altri, ma comunque esso presenta delle difficolta' di assorbimento - Meglio e' rimettere a posto (riordinare) gli enzimi e la flora batterica intestinale per aiutare la pulizia del fegato in modo che possa esso stesso riprodurre meglio e maggiormente il Glutatione biocompatibile, che dovrebbe produrre normalmente e che per le alterazioni prima elencate, non effettua, perche'  l'organo si trova in uno stato di intossicazione ed infiammazione e quindi di malfunzione, che riducono od annullano la produzione del Glutatione biocompatibile.


26 aprile 2013

Una lettera di licenziamento per i ricercatori scomodi - Una minaccia grave che incombe sull’umanità, chiamata MCS, ossia Sensibilità Chimica Multipla


     
Una minaccia grave che incombe sull’umanità, chiamata MCS, ossia Sensibilità Chimica Multipla 

La MCS non è soltanto una malattia gravissima di alcuni sfortunati, ma è un’ennesima spada di Damocle che incombe su noi tutti. Una nuvola nera e minacciosa sullo stile delle eruzioni del vulcano islandese, che ha appiedato milioni di passeggeri negli aeroporti dell’intero pianeta.

La MCS è un’insidia che deve essere affrontata al più presto assieme a tante altre.

Non vogliamo qui fare del catastrofismo fine a se stesso, ma dalle notizie che si metteno assieme guardandoci in giro, trattasi di una patologia insidiosa che si nasconde sotto le onde, allo stesso modo dei giganteschi iceberg su cui collidono e affondano le navi imprevidenti.
Non c’era affatto bisogno che i marpioni del CDC andassero ad inventare l’Aids, il Papilloma Virus, l’HFMD dei bambini, la peste messicana e tutto il resto, per creare il panico e rendere la gente asservita al sistema farmaco-medicale, per creare una nuova civiltà vaccino-medicalizzata, mettendo sul trono il farmaco al posto del cibo, gli integratori al posto delle vitamine e dei minerali naturali, il bisturi al posto della cultura igienistica.


Questa forma di avvelenamento lento e progressivo, che porta a un’ipersensibilità chimica mutipla nelle vittime di questa nuova patologia umana, non può non essere considerato il simbolo della pazzia farmaco-petrolchimico-industriale che ha imperversato sulla vita del pianeta dal dopoguerra in avanti, senza limiti, senza freni e senza controlli.

Non riesco a evitare un’associazione mentale tra questa calamità e la catastrofe ambientale in corso nel Golfo del Messico ed intorno alle coste della Florida, dove il petrolio faticosamente estratto dalle viscere sottomarine va beffardamente ad imbrattare le spiagge, gli animali, e tutte le attività umane di una intera area geografica, facendo seguito all’altro incidente della petroliera cinese che ha appestato di oro nero la barriera corallina australiana.
Insulti a ripetizione contro la salute e il clima

Gli insulti al pianeta, all’acqua, alla terra, al cielo e al clima, sono ormai all’ordine del giorno.
Città intere caratterizzate da rifiuti che puzzano di carne in putrefazione e di topo decomposto, fiumi e torrenti che diventano cloache, mari trasformati in stagni di mercurio, plastichette e petrolio, fondali marini con navi calate a picco cariche di rifiuti tossici e atomici, cieli rigati da irresponsabili scie chimiche, strade dove ogni boccata d’aria equivale al fumo di una sigaretta, abitacoli di auto dove si respira un micidiale cocktail di vernici-olio-benzina-deodorante e aria condizionata, case lustre e pulite che emanano la sinistra fragranza di micidiali profumi, deodoranti, saponi e candeggine, mentre i loro frigoriferi sono trasformati in obitori stabili per pietosi cadaveri di terra, di cielo e di acqua.

La smorfia MCS verso la chimica equivale alla smorfia Cancro verso il tabacco e le carni
La MCS rappresenta una sfida e una smorfia nel contempo.
Una sfida e uno sghignazzo alle industrie chimiche, simile a quella che il cancro ha storicamente portato prima all’industria del tabacco, e poi a quella delle carni e del latte.
Tutte queste industrie hanno portato i loro prodotti infidi sul mercato, li hanno imposti alla massa, li hanno inseriti nella nomenclatura, negli spot, nelle abitudini, nei modi di vita della popolazione, prima ancora che la loro sicurezza venisse accertata.

Una lettera di licenziamento per i ricercatori scomodi

Ogni qualvolta un ricercatore ed uno scienziato hanno cercato di fare obiezioni, di ammonire sui pericoli delle sigarette, dei collutori, dei fluoruri, delle creme, delle amuchine, dei farmaci, degli integratori, dei vaccini, dei pesticidi, dei diserbanti, dei fertilizzanti, delle plastiche, delle lattine, dei forni a micro-onde, dei cibi e delle bevande innaturali, si sono visti sbattere la porta in faccia, e si sono ritrovati in tasca non un elogio per le loro ricerche, ma una laconica lettera di licenziamento.

L’educativo esempio del boicottamento di Cambridge2000
Ogniqualvolta  si sono fatti dei test a 360 gradi sulla necessità di andare a tutto vapore in direzione della natura, si è provveduto a boicottare, cancellare, desertificare, con l’aiuto colpevole e doloso di stati, governi, parlamenti, istituzioni e servizi segreti.
Classico ed eclatante l’esempio dell’esperimento di Cambridge, durato 20 anni, e caratterizzato da un responso duro, inequivocabile, di portata epocale e planetaria:
5 pasti sazianti di frutta al giorno, per evitare cancro e cardiopatie, i due maggiori killer mondiali.
Insabbiare il tutto e nessuno ne parli
Una implicita condanna al 95% dei prodotti esposti sulle scansie dei supermercati mondiali.
In un mondo governato da persone sagge, ci si sarebbe precipitati su Cambridge a intervistare le dottoresse Khaw ed Aisla Welch, a capire le loro ragioni nei minimi dettagli, a pianificare urgentemente dei cambiamenti di rotta nelle politiche agricole, alimentari, sanitarie, educazionali.
Siccome il mondo è troppo spesso governato anche da furfanti e da opportunisti, pieni di sciarpe e foulard, di marsine e di cravatte firmate, di auto pubbliche e di scorte, di super-stipendi e super-pensioni, la parola d’ordine è stata all’unisono: insabbiare il tutto, e nessuno ne parli.
I sintomi della MCS e i prodotti che la causano
In concreto, la MCS si rivela con asma e difficoltà respiratorie, con irritazioni cutanee, dermatiti, eczemi e orticaria, con emicrania e amnesia, con difficoltà digestive, con intolleranze multiple, con senso di affaticamento e letargia, con infiammazioni cerebrali, con vertigini e capogiro, con olfatto ipersensibile alle varie fragranze, persino a quelle naturali.
I prodotti più sospetti sono i VOC (volatile organic compounds), i solventi, i pollini, la candeggina, i profumi, la benzina e i derivati del petrolio, i fumi di ogni combustione, i pesticidi, i fertilizzanti, gli shampo, le lacche, i detersivi, le colle, le vernici.
Malattia cronica e ricorrente giudicata spesso idiopatica e psicosomatica
La MCS può definirsi dunque come malattia cronica e ricorrente causata dall’impossibilità sopravvenuta di tollerare un determinato ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.
Malattia caratterizzata da un’inusuale sensibilità e reattività di tipo allergico ai prodotti inquinanti.
Le diagnosi di MCS e l’esistenza stessa della malattia è oggetto di dibattito in molti paesi.
Si tende a giudicare la malattia come idiopatica, come disturbo di tipo psicosomatico, essendo essa priva di meccanismi causativi conosciuti.
Il fatto poi che non esista una malattia-tipo, e che ogni MCS differisca fortemente tra un paziente e l’altro, suscita un notevole scetticismo in campo medico ed anche in campo assistenziale ed assicurativo.
Viviamo nella civiltà dei fumi
La MCS ha tutti i numeri per diventare la malattia classica del 21° secolo.
Viviamo nella civiltà dei fumi. Fumi evidenti e tastabili, rilasciati da toscani e sigarette, da tubi di scappamento e da camini, da ciminiere ed aerei. Anche fumi sottili che sfuggono alla percezione, ma che non sono privi di insidie, come quelli rilasciati dai mobili e dagli oggetti verniciati, dalle moquette e dai tappeti, dai giornali e dalle riviste, dai computer e dai telefonini.
Per non dire del cosiddetto elettrosmog, che arriva con le onde elettromagnetiche attraverso la luce, il telefono, la televisione e gli elettrodomestici. 

Insomma non se ne può più, di questo attacco micidiale e concentrico all’equilibrio e alla salute umana.
Un mondo pieno di arsenico, il veleno mortale privo di sapore e di odore
Nel 1900, i bevitori di birra del North England morivano troppo spesso per avvelenamento da arsenico, in quanto l’acido solforico impiegato nella fase di fermentazione del luppolo, conteneva notevoli quantità di quel micidiale veleno.
Gli assassini professionali hanno una particolare attrazione per l’arsenico.
Lo preferiscono agli altri veleni perché non ha sapore e odore, per cui uccide senza preavvertimenti.
Ottima sostanza dunque per provocare morti apparentemente accidentali e per eliminare dei nemici.
Ebbene, oggi l’arsenico è diventato un inquinante ambientale di proporzioni globali.

Animali vegani trasformati in animali cannibali
L’oscenità poi di alimentare dei gentili e pacifici ruminanti, amanti di niente altro che del ciuffo d’erba verde o secca, con farine di ossa di altri animali morti ammazzati, è risultata essere causa di gravi disastri ecologici.
Questo non sorprende affatto. Gli ignari bovini, trasformati malamente da animali vegani in cannibali, hanno finito per ammalarsi di nuovi morbi tipo mucca pazza, e hanno trasmesso ai consumatori umani di latte e carne le diaboliche alchimie contenute nei loro mangimi.

Prodotti tossici messi liberamente sul mercato

I prodotti chimici sintetizzati dopo la seconda guerra mondiale (pesticidi, fragranze sintetiche, vitamine sintetiche, aromi sintetici, detersivi liquidi-solidi e in polvere, ecc) sono principalmente di origine petrolifera, e risultano essere regolarmente tossici per l’uomo.

Non ci sono stati studi seri sulla maggioranza di questi prodotti che hanno invaso le nostre case.
L’industria li ha piazzati semplicemente sul mercato con il comodo assunto che sono sicuri, a meno che qualcuno non si scannasse a provare che sono tossici.

Profumi e deodoranti in testa alla lista della pericolosità
I prodotti volatili, ed in particolare i profumi e i deodoranti, sono classificati tra gli inquinanti più offensivi, e sono quasi sempre derivati dal petrolio.
La cosa che più spaventa è che le industrie dei profumi non sono regolate da leggi precise, per cui possono fare quello che vogliono.
Gli ammalati di MCS diventano così come quei canarini da segnalazione, usati come cavie dai minatori.
Prima di scendere nelle viscere della terra a scavare, si include anche la gabbia del canarino.
Se canta e saltella non c’è alcun pericolo. Quando smette invece di muoversi e di cinguettare è arrivato il momento di filarsela.

Settantamila composti chimici attualmente in produzione

Chimica, biochimica, petrolchimica e farmacologia, sono diventate le regine dell’industria.

Prodotti per la casa e per la toeletta, detergenti casalinghi e industriali, dentifrici, cosmetici, lozioni, rossetti, smalti, acetoni, nitrati e nitriti, vernici al piombo, e chi più ne ha più ne metta.
Dal 1965, più di 4 milioni di nuovi composti chimici sono stati introdotti e riportati dalla letteratura scientifica.
Di questi, 70 mila sono attualmente in produzione, e nessuno di essi è stato testato in modo appropriato, approfondito e soprattutto da laboratori indipendenti e trasparenti.
Il grado di sporcizia interna dell’individuo medio è qualcosa di inimmaginabile

Gli effetti avversi alle fragranze chimiche inalate a getto continuo non potevano tardare a farsi sentire.

E stanno infatti comparendo qua e là nella popolazione.

Milioni di persone in tutto il mondo, incluso molti bambini, stanno sviluppando patologie rientranti nella categoria MCS.

Già Ippocrate segnalava l’esistenza di malattie di tipo depressivo e melanconico, con bile di colore nero, ma a quel tempo la chimica era al di là da venire.
Anche Arnold Ehret ammoniva, intorno al 1900, che il grado di sporcizia interna dell’individuo medio è qualcosa di inimmaginabile.
Ma oggi i tempi sono davvero cambiati in modo drammatico. Ovviamente in peggio.
Un mondo pieno di tossine e di OGM, che cerca di dare una spallata finale alla natura
Viviamo in presenza di tossine multiple a base di cloruri e fluoruri nella rete idrica, di miasmi intollerabili (da putrefazioni proteiche) nei cassonetti, nelle reti fognarie e persino nei tratti gastrointestinali delle persone, diventate sempre più canine-feline-rapaci e sempre meno umane.
Viviamo in presenza di azidrine e composti nitro-azotati, misti a insetticidi e diserbanti, nei terreni agricoli da cui traiamo il nostro cibo, con la prospettiva di una ulteriore spallata epocale alla natura, grazie alle ambizioni scellerate della Monsanto e del suo carrozzone OGM.
Viviamo in presenza di mercurio e arsenico, nascosti tra vaccini e farmaci

Siamo di fronte a una ingiuria tossica globale, carica di precise responsabilità
Nella MCS non mancano di certo i fattori ansietà e depressione. Ma questo non significa che siamo di fronte a un disturbo psicosomatico. Trattasi piuttosto di un’ingiuria tossica non casuale e non priva di responsabili.
Ingiuria tossica addebitabile a determinati circoli industriali che, non contenti di aver rovinato mezzo mondo, lo continuano tuttora a perseguitare.  Una malattia ambientale causata dal vivere in un mondo tossico e disumano.

 Una Sanità mondiale che ha scialacquato miliardi di dollari, per inutili, dannosi ed inquinantissimi vaccini.
La strada giusta però, a mio modesto avviso, non è affatto quella delle cliniche
Il corpo non è autolesionista, non va mai contro se stesso  Il corpo è sempre un amico, essendo dotato di meccanismi automatici di recupero e di auto-ricarica. Il corpo non va mai contro se stesso, anche se a volte gioca a fare il bastian contrario, come succede nelle malattie autoimmuni. Diciamo allora meglio. Non va mai contro se stesso, a condizione che lo rispettiamo e lo mettiamo sempre nelle condizioni migliori per funzionare.
Non va contro se stesso perché ha al suo interno degli strumenti perfetti ed infallibili, paragonabili ad una formidabile centralina elettrica. Non va contro se stesso perché questa è una precisa legge della natura.
Strumenti che vengono definiti per semplicità sistema immunitario, e che include il sangue, la linfa, i tessuti linfoidi, il sistema endocrino, il sistema epiteliale, il sistema nervoso e quello neurovegetativo.  Senza mai dimenticare il sistema eterico-spirituale che rimane quello più basilare. 

La MCS raggruppa diverse patologie, anche di tipo autoimmune
La MCS, come abbiamo visto, consiste di un’intera famiglia di malattie e di sintomi conosciuti col nome di fibromialgia, sindrome da fatica cronica, sindrome del Golfo, intolleranza alla luce e al rumore, prurito a mani e piedi, aritmia cardiaca, occhi acquosi ed irritati.

Un’intera famiglia di malattie che ingloba pure le malattie autoimmuni, caratterizzate regolarmente da un fallimento parziale o totale del sistema immunitario.
Sistema immunitario concepito per difenderci e proteggerci, ma che, se viene bistrattato in continuazione, finisce per ribellarsi e per vendicarsi, disobbedendo e venendo meno ai suoi doveri istituzionali.
La cura della non cura, mandando a quel paese le medicalizzazioni e i farmaci
Rispettare il sistema immunitario significa in concreto mandare a quel paese le medicalizzazioni e i farmaci. Significa adottare la cura della non cura. Significa smetterla di cercare rimedi alle malattie, che rappresentano esse stesse i veri rimedi, significa smetterla di cercare cliniche speciali e prodotti portentosi. Significa smetterla di ambire a medici e terapisti straordinari che ti fanno guarire con inesistenti bacchette magiche.
Cerchiamo di tirare via la gente dai farmaci. 

Che facciamo ? Un ragionamente ultra-omeopatico, dove ci mettiamo a combattere l’inquinamento con l’inquinamento ?
Curiamo l’intossicazione interna non più con 30 ma con 60 pasticche al giorno, quando invece la parola pasticca e la parola flebo dovrebbero scomparire del tutto dai paraggi della giovane madre ?
Vogliamo forse curare un terreno già arso e chemicalizzato con altre bombe al napalm ?
Noi non curiamo ma cerchiamo di trasmettere cultura corretta.
Cerchiamo di tirar via la gente dai farmaci e dall’inquinamento, e non certo di farla precipitare ulteriormente nelle cosiddette cure.

Puntiamo alla normalizzazione delle funzioni digestive
Noi non curiamo ma normalizziamo le funzioni naturali dell’organismo, attraverso il ricorso sistematico a modi semplici e genuini di vivere e di alimentarsi. 


Ed essa si chiama intossicazione, la quale porta alla costipazione, cioè alla stitichezza.
Non esistono al mondo sostanze speciali e metodi magici all’infuori di quelli che ho appena citato. 
Contesto la definizione della tua malattia come inguaribile. Non esistono malattie inguaribili ma solo medici inguardabili.
Vero invece che, fin quando c’è forza vitale e voglia di vivere, si può e si deve auto-guarire. Contesto anche l’ipotesi del gene difettoso.

Le offese al sistema immunitario si pagano care.
Ogni errore ideologico, alimentare e comportamentale, ogni trasgressione a base di carne e latticini, di farmaci e vaccini, di supplementi e integratori, di caffeina e di cole, di zucchero e di sale, di cibo cotto e concentrato, comporta acidificazioni, avvelenamenti, morie cellulari abnormi, radicali liberi, leucocitosi.

Queste evenienze rappresentano altrettanti cazzotti contro il sistema immunitario, costretto a interventi continui e a costose dispersioni di energia.

Questo significa mancare di rispetto a noi stessi, visto che il sistema immunitario è stato concepito per le emergenze, e non per il tran-tran di tutti i giorni.
In altre parole, ogni errore si paga puntualmente e si paga caro.

Non dobbiamo coltivare pensieri-spazzatura. Non dobbiamo essere i carpentieri del male.
Ogni indigestione non comporta soltanto mal di stomaco, riflussi, costipazioni, emorroidi, influenza, sovrappeso, diabete e tumore, ma significa pure invecchiamento precoce e pericoloso indebolimento immunitario.

Meno intrugli, meno vaccini e meno farmaci prendiamo, e meglio è.

Non dobbiamo comportarci da carpentieri del male.
Occorre abbandonare i pensieri-spazzatura, i cibi-spazzatura e le bevande-spazzatura.
Occorre mettersi in linea  con le esigenze semplici e basilari del corpo, che cerca tanta aria pulita, acqua leggera, cibo vivo-crudo-compatibile, digestioni veloci, movimento, sole, motivazioni e amore.
Non esiste alternativa al disintossicarci con mezzi totalmente naturali
Per disintossicarci, eliminando le tossine che viscosizzano e rallentano il nostro sangue, servono poche cose basilari.
Primo, interrompere al più presto ogni ulteriore immissione di farmaci, di droghe, di veleni, di integratori.
Secondo, normalizzare al più presto le funzioni di traspirazione della pelle, decongestionando gli organi interni, frizionando l’epidermide con acqua fresca, facendo esercizi di respirazione yoga, prendendo sole, camminando e saltellando, possibilmente sudando.
Digiuno, disinfiammazione delle viscere e ripristino delle funzioni vitali
Una serie di brevi digiuni servirà ad abbassare il tasso interno di veleni, e a favorire la susseguente dieta fruttariana e crudista (iniziando con i centrifugati, poi i frullati, e passare dopo 3 mesi ai cibi solidi) di cui quel corpo ha urgentissimo bisogno.
Durante la notte sarà opportuno applicare una fasciatura di fango freddo su tutto il tronco, al fine di disinfiammare i reni e gli organi del ventre, provocando una abbondante evacuazione intestinale e una eliminazione intensa di urina.
Questo trattamento si può fare anche in fase di digiuno terapeutico (zero cibo e zero farmaci, ma solo acqua leggera a volontà).
Non servono farmaci per guarire dalla MCS, ma soltanto un ripristino delle funzioni fondamentali e il ricorso a una sana alimentazione. Respirar sano e mangiare sano porta davvero a effetti inimmaginabili.
By Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo
Commento NdR: Anche questa sindrome MCS, proviene dalle campagne vaccinali !
Il fatto che i  vaccini siano molto diffusi, in Francia ed Italia obbligatori (polio, difterite - tetano ed ora anche l'epatiteB), e' perche' vi sono i produttori dei vaccini proprio in questi due paesi......, e che facciano, cosi dicono, aumentare il livello di anticorpi (fatto assolutamente FALSO, perche solo il 25 % dei vaccinati alla prima vaccinazione ha un'aumento degli anticorpi), sono indici di future malattie autoimmuni ed allergiche, è un fatto molto pericoloso per la salute dei bambini; inoltre, questo elemento, insieme alle allergie indotte dal Thiomersal e/o idrossido di alluminio (mercurio ed alluminiometalli altamente tossici), da altri conservanti (formaldeide) e sostanze tossiche presenti nei vaccini, permette di spiegare il meccanismo con cui i vaccini causano le piu' disparate malattie anche croniche e quelle invalidanti es. l'autismo, non è quindi casuale che mano a mano che le vaccinazioni si sono diffuse nella popolazione, le malattie nei bambini sono aumentate in modo esponenziale sopra tutto nei bambini, nei giovani e negli adulti vaccinati figli di vaccinati.
Ovviamente, i vaccini non sono l'unica causa delle allergie, ma essi rappresentano una causa scatenante importantissima primaria.
Questi studi dimostrano e confermano cio' che insegniamo da decenni e cioe' che i Vaccini producono nei soggetti sottoposti a quelle infauste pratiche in-sanitarie, spacciate per tecniche preventive, Malnutrizione con perdita di fattori vitali essenziali alla vita sana, alterazione e perdita di: flora batterica autoctona, vitamine, minerali, proteine vitali), oltre alle mutazioni genetiche occulte, immunodepressioni, intossicazioni, infiammazioni e contaminazioni da virus e/o batteri pericolosi che nel tempo possono produrre malattie le piu' disparate ! 

Tratto da:http://www.mednat.org/vaccini/allergia_chimica_multipla.htm

Radionica: Intervista a un uomo geniale il Prof. Giuseppe Genovesi, ricercatore universitario presso il Policlinico Umberto I di Roma



Ripubblichiamo l’intervista al Professore Giuseppe Genovesi e ad alcuni pazienti curati con tale metodo. Lo facciamo perchè riteniamo giusto riportare l’attenzione sulle medicine alternative , sulla libertà di cura. La ricerca dovrebbe essere stimolata mettendo a punto modelli di approccio diversi. La ricerca per una cura delle neoplasie tumorali dovrebbe confrontarsi con matematici, fisici, informatici, filosofi, psicologi, medici, superare le barriere dei laboratori, Cercare approcci differenti e spesso bizzarri per rompere gli schemi di moduli antichi e forse superati. Ad sempio: cos’è la radionica? 

Per la ricerca convenzionale una buffonata, per il mondo più sottile, metafisico, forse una nuova frontiera del sapere umano. Ricerca di verità, ricerca di benessere fisico, mentale, spirituale, a questo dovrebbe ambire la Vera Ricerca. Gli Ospedali sono pieni di persone che soffrono, spesso alcuni reparti sembrano un lazzaretto di persone allo stadio terminale.
Perchè le persone continuano a morire di tumore? Perchè la vita deve essere annullata, annichilita in questo modo? E’ mai possibile dopo decine e decine di anni ancora si continua a morire di cancro. Come mai ancora non si è trovata una cura? Chiunque abbia ricercato strade diverse è stato immolato sull’altare delle ricerca e della medicina ufficiale e distrutto. La storia è piena di casi eclatanti. Io vorrei ricordare il Professore Luigi Di Bella, offeso, aggredito, ridicolazzato, in una parola eliminato….
Sono trascorsi alcuni mesi dal primo incontro con il prof. Genovesi. Siamo nuovamente tornati a trovarlo per farci raccontare ancora qualcosa sulla radionica, cura alternativa ma con poca visibilità da parte della medicina tradizionale.
Prof. Genovesi già abbiamo parlato di radionica nei numeri scorsi. Vorrei che Lei chiarisse meglio alcuni concetti. Cos’è la radionica?
La radionica è una modalità che viene definita “non convenzionale”, ma ha una base scientifica estremamente concreta che prende spunto dalla fisica quantistica e si basa sulla comunicazione tra le particelle , ritenute correlate tra loro.
Cosa hanno a che fare gli atomi con la cura delle persone?
C’è una relazione fondamentale, basta sapere che noi siamo costituiti da atomi, molecole, composte da particelle che sono correlate tra loro. Quindi nella misura in cui nell’impressione fotografica vanno a finire i fotoni emessi dal nostro corpo ed essendo questi fotoni impressi nella lastra fotografica correlata e tutte le altre particelle che sono nell’organismo, intervenendo con una modalità complessa sulla foto, e quindi, sui fotoni si interviene sulla struttura fotografica, in modo tale che ritornino ad essere fisiologiche.
Può spiegarsi meglio?
In sintesi il discorso si esplica attraverso una modalità di alimentazione che tenga conto degli equilibri molecolari cellulari, una terapia che struttura vegetali perché in effetti noi siamo gestiti attraverso prodotti di sintesi nei confronti dei quali siamo incompatibili dal punto di vista molecolare profondo. Ecco perché i prodotti di sintesi agiscono sulla sintomatologia e non sulla globalità. Quindi attraverso una dieta specifica, un approccio fitoterapico che predispone l’organismo a recepire quegli effetti che vengono utilizzati per attivare la guarigione, per attivare la remissione delle sintomatologie attraverso la risonanza delle particelle, si ottiene il risultato finale.
Prof. Genovesi stiamo parlando di cancro. In che modo la radionica interagisce con questa malattia e con altre patologie considerate “inguaribili”?
A differenza delle modalità ritenute ufficiali che lavorano per protocollo, per linee guida e lavorano sul sintomo, prescindendo dall’individuo nella sua globalità, la radionica cura l’individuo tenendo conto della globalità nel suo aspetto psico-immuno-endocrino-immunologico.
Nel pratico, ci sono casi di persone colpite da malattie incurabili, che usando come terapia la radionica, sono guarite o il male è regredito?
Ci sono molte persone che sono guarite, che non hanno solo patologie neoplastiche ma anche altre malattie. Stiamo parlando di cancro alla mammella gestito esclusivamente dalla radionica con una remissione totale della patologia.
Lei ha parlato di guarigione, cosa vuol dire? Tutti guariscono? La terapia comporta un rallentamento della malattia?
Essendo la radionica una modalità che si esprime con una risonanza sulle particelle , l’aspetto psicologico e la disponibilità a guarire diventa molto importante rispetto alla guarigione stessa. Sicuramente sul piano clinico parliamo di remissione della sintomatologia che può essere definita guarigione nel momento in cui non solo la sintomatologia ma anche gli aspetti anatomofisiologici manifestano la remissione, cioè la guarigione.
Quali sono gli altri casi?
Un paziente affetto da patologia metabolica in cui è presente un disturbo nel metabolismo dei globuli rossi cioè del colesterolo e dei trigliceridi e su una base di malattia diabetica che dal punto di vista sia clinico che farmacologico è veramente complicato da gestire. L’equilibrio metabolico che la paziente manifesta dopo la terapia radionica ci dimostra come questa modalità agisca sottilmente sui piani più molecolari della funzione cellulare.
Altri casi?
Parliamo di una malattia che coinvolge il sistema nervoso centrale anche nella componente psichica, il sistema immunitario e il sistema endocrino che si esprime a livello intestinale come il “Morbo di Kron”: è una grave malattia che produce una gravissima alterazione funzionale dell’intestino con alterazioni dell’assorbimento a livello intestinale. Una malattia che non è ritenuta ufficialmente guaribile ovvero casi di guarigione sono rarissimi e non documentati dalla letteratura . Viene gestita ufficialmente con un protocollo terapeutico che prevede l’uso di sostanze immunosoppressive visto che la malattia è correlata anche ad un eventuale cambiamento della condizione anatomica e istologica. Tale remissione è un ulteriore dimostrazione della multifunzionalità di effetti della radionica.
Praticamente, le persone in cura con la terapia radionica cosa usano per curarsi?
Utilizziamo una dieta e altre modalità che consentono l’acquisizione di una condizione molecolare che predispone le cellule quale fonte migliore di DNA se non il rosso dell’uovo. L’uovo è una cellula , il rosso d’uovo è il nucleo che contiene il DNA. Nutrirci di DNA ci consente di riprendere contatto con questo bios cosmico. Il contatto non è solo psichico ma anche biologico.
A testimonianza delle parole del Prof. Genovesi abbiamo raccolto alcune interviste con alcune pazienti del Professore, guarite grazie ai suoi consigli.
La signora Raffaella Pedone ci ha raccontato la sua storia.
Nel gennaio del 2005 ho scoperto d’avere un carcinoma duttale e sono stata presa in cura all’Ospedale S. Raffaele di Roma. Nel giro di un mese ho subito l’intervento. Dopo, per un protocollo medico mi è stata consigliata la chemioterapia preventiva e sedute di radioterapia. Essendo naturopata e avendo studiato per anni le cure olistiche, non mi sono travata d’accordo . Ho firmato per non seguire il protocollo medico. Avendo la convinzione d’avere cellule metastatiche sono andata alla ricerca di terapie alternative . Sono venuta a contatto con il Prof. Genovesi che mi ha consigliato l’uso della radionica sia per la diagnosi che per la cura. Le frequenze emesse dal mio corpo indicavano cellule tumorali in circolo nell’organismo. A fronte di ciò ho iniziato una cura a base di fitoterapici e una dieta alimentare. In 40 giorni di cura le frequenze alterate sono scomparse e tutte le analisi del sangue che ho svolto con le ecografie al seno hanno dato risultati negativi. Addirittura tali esami del sangue sono i migliori in assoluto che ho fatto anche prima della malattia.
In che cosa consiste la Sua dieta?
Molta carne rossa, pesce fresco e molte verdure, minestrone la cui base consiste in cipolle , sedano e carote, 2 frullati al giorno con kiwi e 100gr. di carote, frutta fresca di stagione e miele. Inoltre mangio molti tuorli d’uovo al giorno che dipendono dal mio stato fisico. All’inizio della cura ne mangiavo molti, poi ho diminuito la dose. La mattina prendo una tisana con erbe in cui sciolgo una polvere d’origine fitoterapia che mi aiuta a metabolizzare meglio e a prendere la massima energia dall’alimentazione.
Signora, Lei ha dovuto pagare dei soldi per queste cure?
No, non ho dovuto pagare nulla, tranne la parte fitoterapia che si può acquistare in erboristeria a costi accessibili.
Oggi come sta?
Sto bene, le analisi sono buonissime
Anche la Sig. ra Susanna Armeni ci ha raccontato la sua storia
“Sono affetta dal 1977 dal morbo di Kron, una malattia intestinale , infettiva, autoimmune, che può prendere dalla gola fino all’ano. Si manifesta con ulcerazioni con dei gravi restringimenti di tratti intestinali fino a generare, nei casi più gravi . Dal 1997 in poi la mia malattia è andata sempre più a degenerare fino a quando, visto che la mia malattia era relativa ad un tratto intestinale principalmente il retto, ascessi perianali, dovetti sottopormi ad interventi di drenaggio. Fui miracolosamente salvata da un professore esperto in Kron che ringrazio tutt’oggi. Conseguentemente a questa cura, questi drenaggi, sono stata meglio fino a quando non ebbi una regressione fortissima dove neanche questi farmaci riuscivano a farmi stare bene. Dovetti farmi dei fixmab, flebo che contengono un principio monoclonale di derivato purino quindi del topo . Il primo ciclo andò bene perché mi cicatrizzò le ulcere. Purtroppo ebbi una fortissima ricaduta, il secondo ciclo di fixmab mi provocò una fortissima orticaria con forti reazioni allergiche. Il professore che mi aveva in cura non sapendo cosa fare, pensò d’inserirmi in un gruppo sperimentale in Svizzera dove stavano testando un preparato con un enzima umano anziché purino. In questo frangente in cui la sperimentazione doveva essere accettata anche dall’Italia conobbi una carissima persona , il professor Genovesi : mi spiegò in cosa consisteva la sua terapia. Inizialmente mi prescrisse una dieta in cui mi inidicava i cibi che potevo mangiare. Testando anche le frequenze da me emanate cercò di riequilibrarmi attraverso l’alimentazione. Non potevo mangiare fritti, cioccolato, cibi scorretti anche per chi sta bene. Mi nutro di carne rossa, verdura, tuorli d’uovo e i farmaci che originariamente prendevo, tre compresse sono stati ridotti ad una. Devo dire che nell’arco di questi due anni mi sono stati tolti gli ascessi peritoneali che avevo.
Per concludere questa chiacchierata, Sig.ra Armeni Lei ha vissuto momenti drammatici attraverso una dieta e la terapia radionica ha reagito e ora sta guarendo
Ora sono in una fase di recupero della malattia e non sono solo io a dirlo ma anche i medici tradizionali che mi hanno curato. Non si spiegano nemmeno loro come possa essere avvenuta la mia completa guarigione.
Ascoltiamo anche la Sig.ra Anna Cristina:
Ci parla della Sua esperienza ?
Facendo le analisi del sangue ho riscontrato un tasso glicemico molto alto. Da quel momento sono diventata un soggetto a rischio perché nella mia famiglia avevo casi di nonni e genitori con un tasso glicemico alto che ha portato addirittura alla morte. Quindi mi sono rivolta al professor Genovesi e ho iniziato ad assumere un’alimentazione specifica, ho eliminato alcuni farmaci che prendevo e in un mese di quest’alimentazione ho fatto in modo che il mio tasso glicemico tornasse normale . Quando poi dopo sei mesi feci i controlli, l’endocrinologo riscontrò che non avevo più problemi, tanto che non prendevo nemmeno medicine. Adesso basta stare attenta nell’alimentazione che tutto torna nella normalità. Nel periodo natalizio ho mangiato di tutto e nonostante questo la mia glicemia sta bene.
La sua dieta da cosa è composta?
Molta carne rossa, pesce, frullati di carota, verdure, sedano, cipolle zucchine e qualche volta anche pasta.
Signora Anna, posso chiederLe quanti anni ha?
Certamente!ho 68 anni
Bene, fa riflettere che una signora di questa età abbia tutti i valori nella norma, magari a differenza di persone molto più giovani.

Conclusioni di Raymond Bard:
" La verità stà nella semplicità...  Ma , disinformare e complicare creano molti profitti"

15 aprile 2013

Giuramento di Ippocrate - il giuramento dei medici


Giuramento di Ippocrate - il giuramento dei 

medici.

Giuramento moderno (deliberato dal Comitato Centrale FNOMeO il 23 marzo 2007)

"Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, 
GIURO
-di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; 
-di perseguire la difesa della vita, la tutela fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; 
- di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma didiscriminazione in campo sanitario; 
- di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona; 
- di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico; 
- di promuovere l' alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica; 
- di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; 
- di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina; 
- di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali; 
- di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione; 
- di rispettare i Colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; 
- di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico; 
- di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente; 
- di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; 
- di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione".

28 marzo 2013

L'ambiente ci uccide - Metalli pesanti e malattie neurologiche -

Metalli pesanti e malattie neurologiche

I bambini vaccinati rischiano di sviluppare fino al 500% di patologie in più rispetto ai non vaccinati

 

Uno dei molteplici problemi legati alla nostra società “moderna” e tecnologicamente evoluta è il fatto che il nostro ambiente è impregnato di metalli pesanti (arsenico, piombo, nickel, alluminio, mercurio,cadmio ed altri)- a nostra insaputa. Purtroppo non c’è via di scampo; si trovano ovunque: nell’aria (tubi di scappamento, industrie), a volte nelle pentole, pile, cosmetici, deodoranti, vaccini, otturazioni dentarie, alimenti, e a volte anche nell’acqua potabile.

Sull’argomento avevo già scritto in generale in un precedente intervento. Qui invece vorrei esaminare l’influsso nocivo di un eccesso di metalli pesanti su uno dei sistemi più delicati, quello nervoso, ed in particolare in relazione ad una malattia, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), la cui frequenza è quasi raddoppiata nel giro degli ultimi decenni.

Nel contemplare l’organismo umano è opportuno tenere presente che la fisiologia dell’uomo odierno è tutt’ora quasi invariata rispetto a quella dei nostri antenati di migliaia di anni fa, ed anche oggi non disponiamo di meccanismi di difesa in grado di proteggerci efficacemente contro i metalli pesanti; ne vengono eliminate quantità infinitesimali, e alcuni organismi li eliminano più efficacemente mentre in altri l’accumulo è più rapido. L’accumulo è progressivo nei tessuti e negli organi, a livello intracellulare, con effetti nocivi. Come se ciò non bastasse, quando oltre ai metalli pesanti sono presenti altre tossine, vi è un potenziamento reciproco, con un incremento notevole del livello di tossicità in generale.

La medicina allopatica da secoli descrive e tratta intossicazioni acute da metalli pesanti (l’esempio più noto è l’intossicazione da piombo, della quale si parlava già ai tempi degli antichi Romani), senza rendersi conto invece dei danni causati da un accumulo lieve ma cronico e costante dei medesimi. Due statistiche interessanti:

1. Nelle ossa degli scheletri di persone morte negli ultimi cinquanta anni il livello di piombo presente, rispetto a quello contenuto negli scheletri di persone morte nell’era preindustriale, è superiore di 500 volte.

2. Se si prelevasse un’otturazione dei denti a base di amalgama, che molti di noi hanno in bocca e la si gettasse in un lago, vi sarebbe, per eccesso di mercurio, un divieto di pesca, nuoto ed immersione nel lago in base alla legislazione di molti Stati.

Gradualmente iniziano ad emergere determinate statistiche: qualche anno fa, il Lancet (una rivista tra le più autorevoli in campo medico-scientifico) ha pubblicato uno studio che dimostrava una correlazione tra il morbo di Alzheimer ed un accumulo di alluminio nell’organismo. Altri studi invece dimostrano un collegamento tra la Sclerosi Multipla, l’Autismo e la presenza di mercurio, altri il nesso tra cadmio, piombo e SLA, altri infine l’effetto nocivo dei metalli pesanti sul sistema immunitario. Le cellule del cervello, data la loro importanza, godono di una particolare protezione, costituita dalla barriera emato-encefalica, che trattiene, non lasciandoli passare, molti veleni e sostanze nocive; la protezione non è però assoluta. Così ad esempio le molecole di mercurio sono talmente piccole che a quanto pare riescono ad attraversare la barriera: l’antica espressione popolare inglese “mad as a hatter” (matto come un cappellaio) deriva dal fatto che secoli fa chi confezionava i cappelli veniva a contatto con notevoli quantità di mercurio e dopo un po’ spesso dava segni di squilibrio mentale. Vi sono poi delle sostanze che indeboliscono e rendono la barriera più facilmente attraversabile, come ad esempio l’acido citrico ( di cui sono ad es. ricche le bibite come la Coca-Cola e la Fanta, per di più contenute in lattine d’alluminio che viene sciolto dall’acido!)

SINTOMATOLOGIA E REAZIONE DELL’ORGANISMO

La diagnosi di un accumulo tossico di metalli pesanti non è semplice; ci vuole un medico esperto ed informato. I sintomi a livello clinico sono generalmente molto vaghi: stanchezza, astenia, cefalea, depressione, nausea, disturbi intestinali, dolori addominali Spesso uno di questi sintomi viene classificato e trattato con i farmaci consueti. Ad esempio, ci sono stati casi di “depressioni refrattarie a trattamenti farmacologici” causate da un accumulo di metalli pesanti; oppure casi di “gastrite” trattati per anni con “antiacidi” (che spesso contengono alluminio). Inoltre, paradossalmente, gli eccipienti di numerosi farmaci contengono metalli pesanti.

Ogni essere umano è un individuo unico: questo implica che la patogenesi della malattia in ognuno è un caso a sé. Per questo motivo, le manifestazioni e/o le malattie causate da un’intossicazione da metalli pesanti variano da persona a persona. Descrivo 3 casi dal mio studio:

1. Paziente affetto da asma allergico. Livelli altissimi di alluminio e nickel (contatti con questi metalli sul posto di lavoro).

2. Paziente in apparente buona salute; poco tempo dopo l’estrazione di otturazioni dentarie all’amalgama, comparsa di affezione cardiaca, deterioramento della vista, malessere generale. Livelli altissimi di mercurio. (Durante le estrazioni di otturazioni all’amalgama, se non sono fatte da dentisti molto esperti che seguono le necessarie precauzioni, possono essere rilasciate nell’organismo elevate quantità di mercurio.

3. Paziente affetto da Sclerosi Multipla in stadio avanzato. Comparsa dei primi sintomi qualche mese dopo una vaccinazione. Livelli altissimi di mercurio; fino ad alcuni anni fa il mercurio era contenuto, come conservante, in numerosi vaccini e molti hanno messo in relazione il grande aumento dell’autismo tra i bambini con l’accumulo di mercurio causato dalla serie di vaccinazioni consecutive alle quali è sottoposto nei primi mesi di vita il fragile organismo dei neonati. La dr. Amy Yasko, in America, ha un calendario d’appuntamenti pieno fino al 2010 perché, a quanto pare, sarebbe riuscita a risolvere tutti i casi di autismo da lei trattati con una particolare forma di disintossicazione dal mercurio.

INTERPRETAZIONE DI QUESTI DATI NEL CONTESTO DELLA SLA

Sarebbe scorretto sostenere che un accumulo di metalli pesanti sia LA causa unica di numerose patologie del sistema nervoso, compresa la SLA (ci sarebbe comunque bisogno di ulteriori studi sul ruolo dei metalli pesanti nel contesto della SLA); potrebbe però trattarsi di un fattore negativo che si unisce ad altre influenze nocive e che peggiora uno stato di malattia già pre-esistente.

Mi è capitato non raramente di sentire colleghi rinomati dire: “Non ci credo alla storia dei metalli pesanti” A mio avviso non si tratta di “credere” o “non credere”; è risaputo e dimostrato scientificamente che i metalli pesanti sono tossici per le cellule di qualsiasi organo o tessuto vivente ed in certi casi, in particolare in organismi già indeboliti o in cui la disintossicazione funziona meno bene, possono verificarsi le conseguenze ed effetti nocivi sopra-elencati.

Se poi si inseriscono nella banca-dati MEDLINE i termini “heavy metals” ed ALS si trovano numerosi studi che dimostrano l’esistenza di un collegamento.

Non vale forse la pena, nel contesto di una malattia aggressiva come la SLA, ed in cui i fattori eziologici sono tutt’ora sconosciuti, accertare se vi sia un accumulo eccessivo di metalli pesanti nell’organismo???

E’ noto che livelli eccessivi di metalli pur benefici ed indispensabili per l’organismo, come il ferro ed il rame, se presenti in eccesso (come avviene in caso di emocromatosi e morbo di Wilson), possono provocare danni a vari organi; è necessario quindi che anche i metalli benefici siano presenti in quantità non eccessive e nelle proporzioni giuste l’uno con l’altro. Come è possibile quindi pensare che non sia importante controllare la quantità presente nell’organismo di metalli tossici e che questi, anche se presenti in quantità persino superiori a quelle purtroppo oggi divenute “normali”, non facciano comunque male e non sia necessario preoccuparsi di eliminarne almeno una parte ? Quali e quanti danni può provocare una loro presenza in quantità eccessiva? Nella SLA è noto il ruolo fondamentale che svolge l’enzima superossido dismutasi Cu -Zn (rame-zinco) SOD1; è noto anche l’antagonismo esistente tra questi due metalli, nel senso che un eccesso di rame ostacola l’assimilazione dello zinco e viceversa. Per i metalli nocivi si sa ad esempio che il mercurio è un antagonista dell’indispensabile selenio, sono note alcune altre interferenze ed antagonismi ma resta molto da imparare.

I LIVELLI DI METALLI PESANTI NEL CORPO UMANO


I metalli pesanti si depositano nei vari organi e tessuti; per questo motivo non è possibile determinare con precisione lo stato di intossicazione solo tramite un prelievo del sangue. E’ possibile misurare i livelli dei vari metalli pesanti da un’analisi del capello (a tale scopo bisogna sacrificare una ciocca di capelli). I capelli sono uno “specchio” dello stato dell’organismo; oltre al fatto che i metalli pesanti si accumulano nel capello, è anche possibile misurare i livelli di minerali ed elementi esenziali (effettuando il “mineralogramma” del capello) ed individuare eventuali carenze/eccessi di minerali. Ci sono vari laboratori specialistici presso i quali è possibile determinare i livelli presenti di metalli pesanti e minerali nell’organismo. Il test più attendibile (quello “da provocazione”, effettuato misurando i livelli di metalli eliminati nell’urina dopo la somministrazione per iniezione di una consistente dose di EDTA, è da evitare in un organismo già indebolito come quello degli ammalati di SLA perché potrebbe costituire uno stress, pur temporaneo, non tollerabile.

Il livello “normale” di qualsiasi metallo pesante nell’organismo umano dovrebbe essere 0,00, dopodiché vi sono livelli “accettabili” e livelli tossici.

LA TERAPIA CHELANTE


Se si accerta la presenza di livelli tossici di metalli pesanti, il modo migliore per eliminarli consiste, per chi è ancora in uno stato di salute relativamente buono, nell’effettuare cicli di TERAPIA CHELANTE per via endovenosa. “Chelante” deriva dal Greco “cheles” (chele del granchio. Un agente chelante “intrappola” la molecola del metallo pesante, il quale viene eliminato dal corpo per via renale). L’agente chelante maggiormente utilizzato è l’EDTA (ha un nome chimico lunghissimo, ma si tratta di 4 molecole di aceto!).

La terapia chelante dovrebbe essere effettuata da un esperto in materia; ma a questo punto bisogna evidenziare un fatto di notevole rilevanza nel contesto della SLA. L’EDTA viene, nella terapia chelante classica, somministrato per via endovenosa. L’eliminazione dei metalli pesanti può provocare reazioni di disintossicazione, ed un organismo già provato ed indebolito potrebbe anche non sopportare tali reazioni, e ne risulterebbe un peggioramento della situazione globale.

In questi casi, è opportuno intraprendere una cura molto più blanda:

Agenti naturali con effetto chelante blando: clorella, acido ascorbico (Vitamina C), aglio, spirulina, tè verde, pectina. Alcuni metalli che, in quanità minime, sono indispnsabili per l’organismo, come lo zinco ed il selenio (si trovano in molti integratori alimentari) e svolgono un effetto favorevole anche contro i metalli pesanti.

EDTA in polvere, da assumere per via orale; si può ordinare presso varie farmacie (l’EDTA di solito si trova “legato” ad un’altra molecola, ad esempio, sodio –NaEDTA-,calcio –CaEDTA-, magnesio -MgEDTA- oppure potassio –KEDTA. In questo modo, si può somministrare per via orale (attenzione! Può essere irritante nel contesto di gastriti) oppure se ne può sciogliere 1 cucchiaino nell’acqua del bagno (i metalli pesanti, legati all’EDTA si possono anche eliminare attraverso la pelle, un organo in sé, deputato anche a processi di disintossicazione).

EDTA in supposta: l’effetto è già più potente rispetto all’EDTA in polvere; si può ordinare presso farmacie tedesche.

Glutatione: questa è una sostanza endogena deputata all’eliminazione di sostanze tossiche. E’ stato accertato che nella maggior parte delle malattie croniche, i livelli endogeni di questa sostanza sono bassi. Preparati per iniezioni a base di glutatione si trovano nelle farmacie italiane ( è necessaria una ricetta medica). L’effetto per via intramuscolare à molto blando (l’assorbimento è minimo) e più potente per via endovenosa.

L’EDTA può “non distinguere” un metallo pesante da un elemento fondamentale per l’organismo, eliminando vari minerali e vitamine oltre ai metalli pesanti. Per questo motivo è molto importante, durante e specialmente dopo un ciclo di terapia chelante, reintegrare vari elementi: le vitamine del gruppo B, magnesio, zinco, selenio, manganese, cromo ed altri

Durante la terapia chelante, è importante aumentare la quantità d’acqua assunta nell’arco delle 24 ore (fino ai 3 litri) per aiutare i reni nell’eliminazione dei metalli pesanti.

Per intraprendere una terapia chelante anche in forma blanda, è comunque opportuno –è necessario, per chi sia già ammalato- farsi consigliare da un esperto in materia ed è essenziale agire in accordo con il proprio medico curante. In linea generale, si possono intraprendere cicli di qualche mese varie volte all’anno, con 2-4 mesi di intervallo tra i cicli.

EVITARE ULTERIORI DANNI DA METALLI


Oltre a cercare, con le cautele del caso, di eliminare i metalli accumulati, è di vitale importanza evitare di continuare ad avvelenarsi. Non possiamo purtroppo cambiare l’aria che respiriamo e tutti i veleni dell’ambiente circostante, e non è il caso di diventare troppo timorosi al riguardo. Vale però la pena di effettuare un minimo di sforzo per cercare di controllare l’ ambiente di casa e le sostanze che ingeriamo o sono a contatto immediato con il nostro corpo. Sono da scegliere con cure i materiali (vernici, rivestimenti ecc.) usati in casa, e soprattutto la qualità dell’acqua. Molte tubature, soprattutto se vecchie, rilasciano nell’acqua quantità notevoli di metalli pesanti. E’ vero che quasi nessuno beve più l’acqua del rubinetto, ma si continua in genere ad usarla per cucinare (minestre, caffè ecc.), ed è inoltre ingente la quantità di metalli che si può assorbire attraverso la pelle o inalare quando si fa il bagno o la doccia. E’ quindi consigliabile applicare ai rubinetti del bagno dei filtri che trattengano cloro e metalli.

Una quantità non trascurabile di alluminio e altri metalli nocivi è inoltre contenuta in vari preparati e cosmetici come deodoranti, anti-perspiranti (che in particolare nelle donne sono applicati in una zona molto delicata, e vi sono studi che ipotizzano un nesso tra il grande uso di anti-perspiranti e l’elevato tasso di tumori al seno tra le donne americane ).

In particolare gli ammalati di SLA dovrebbero cercare di evitare ogni contatto con il cadmio (spesso rilasciato nell’acqua dalle tubature). Segnalo a questo proposito uno studio pubblicato sulla rivista americana di Medicina del lavoro e dell’ambiente ( J Occup Environ Health 2001 Apr-Jun; 7 (2):109-12) sul caso di un operaio di un’industria di pile al cadmio, morto di SLA in cui, nel constatare il nesso tra la presenza di cadmio e la SLA nel caso in esame, si osserva che “il cadmio compromette la barriera emato-encefalica, riduce i livelli di rame e zinco e superossidodismutasi nel cervello e potenzia l’eccitotossicità del glutammato “.

Basta considerare che il meccanismo d’azione del più efficace preparato medico finora impiegato contro la SLA, il Riluzolo, consiste appunto nel contrastare l’accumulo di glutammato, per comprendere quanto danno possa procurare, in particolare a chi soffre di SLA, questo potenziamento dell’eccitotossicità del glutammato provocato dal cadmio ed anche, a quanto pare, dal piombo ed altri metalli tossici.

Ma sul problema del glutammato e di altre sostanze tossiche per le cellule del sistema nervoso scriverò in un prossimo intervento. Nel frattempo, a chi capisca bene l’inglese (purtroppo non conosco libri in italiano altrettanto esaurienti e di rigore scientifico equivalente ma vi sono vari siti interessanti che si possono trovare digitando su Google i termini glutammato monosodico aspartame e neurotossine), consiglio vivamente di leggere il libro del Neurochirurgo Dr. Russell Blaylock “Excitotoxins: The taste that kills” (eccitotossine, il gusto che uccide); lo si può ordinare tramite Internet.

Il maggiore esperto a livello mondiale sulla tematica della terapia chelante è il Dr. Gary Gordon. Il suo sito web di oltre 400 pagine (www.gordonresearch.con) è ricco di studi scientifici ed informazioni. Il sito della Società italiana di terapia chelante (SITeC) èwww.ifa.it, quello della Accademia tedesca di terapia chelante (questa terapia è stata scoperta molti decenni fa in Germania), presso la quale ho effettuato la mia formazione in questo settore, è www.chelat.biz

  TRatto da: http://dionidream.wordpress.com/2013/01/11/metalli-pesanti-e-malattie-neurologiche/

Clicca su post più vecchi

Clicca          su       post più vecchi

https://www.iorisparmioenergia.com/modules/psaffiliate/views/img/banners/banner-2.jpg

OFFERTE SCONTI NOVITÀ

Banner generico 300x600

POST PIÙ POLOLARI DEGLI ULTIMI 7 GIORNI